Dalle colonne del quotidiano, Bill Emmott analizza cosa potrebbe succedere in caso di elezione del premier a nuovo Presidente della Repubblica. «Draghi potrebbe diventare una sorta di padre della nazione, un protagonista che imposta il dibattito pubblico e politico».

(Giuseppe Fontana – tag43.it) – La stampa internazionale e il mondo politico globale continuano a interessarsi all’Italia e, soprattutto, a quanto accade grazie e intorno a Mario Draghi. Dopo l’incoronazione da parte del The Economist come «Paese dell’anno» per il 2021, grazie alle norme per frenare l’avanzata del Covid e a interventi come la Manovra e il Pnrr, il primo ministro italiano finisce sulle pagine del Financial Times. Bill Emmott, storico direttore dell’Economist, smentisce proprio il suo ex settimanale e spiega i motivi per cui Draghi servirebbe all’Italia anche se eletto Presidente della Repubblica.
Financial Times: la risposta all’Economist
The Economist, incornando l’Italia «Paese dell’anno» per il 2021, aveva espresso il proprio parere sull’eventuale elezione di Draghi come Presidente della Repubblica. Secondo il settimanale, la ripresa del paese e la ritrovata stabilità politica sarebbero messe in crisi da un’eventuale cambio di guida. Ma Bill Emmott risponde a tono. «In un mondo perfetto», scrive sul Financial Times, «dovrebbe rimanere premier per tutti i sei anni del piano nazionale di ripresa e resilienza degli investimenti pubblici e delle riforme. Ma se il risultato perfetto è irraggiungibile, è giusto optare per la migliore soluzione imperfetta. Vale a dire che Draghi sia eletto presidente della Repubblica dal Parlamento a fine gennaio, e da lì per i prossimi sette anni sovrintenda alle questioni come capo dello Stato».

Financial Times: «Draghi sette anni a dirigere»
«Sei mesi con le mani su un volante sempre più incontrollabile o sette anni a dirigere il traffico: questa è la vera opzione per Draghi, e per i parlamentari italiani». Dalle colonne del Financial Times non hanno dubbi, non c’è soluzione se non questa. «I progressi, considerevoli, compiuti in questi 10 mesi a palazzo Chigi sono dipesi da un cessate il fuoco tra i partiti della coalizione che forma la sua maggioranza, al di fuori della quale c’è solo Fratelli d’Italia. Passato gennaio, quella tregua potrebbe reggere per altri sei mesi, al massimo, prima che la febbre delle elezioni inizi a salire». Per questo è da scartare anche quella che viene definita «un’illusione» e cioè che Draghi possa restare in carica almeno fino al 2023.
Financial Times: il ruolo della presidenza della Repubblica
Emmott e il Financial Times, quindi, propongono la propria visione di un Draghi al Quirinale e un’Italia a non perdere affatto la propria stabilità. Inoltre, il ruolo della presidenza della Repubblica va rivisto, perché «per decenni la presidenza della Repubblica è stata marginale, e largamente cerimoniale. Ma più di recente, di fronte a un panorama politico sempre più frammentato, i presidenti hanno usato i poteri conferiti dal ruolo in modo sempre più efficace. Gli ultimi due capi dello Stato hanno agito in un modo paragonabile a un mix di presidenti non esecutivi e di pontefici secolari». Insomma, per Emmott «Draghi potrebbe diventare una sorta di padre della nazione, un protagonista che imposta il dibattito pubblico e politico. Il problema è ottenere che l’Italia non rimanga solamente il “Paese dell’anno”, ma diventi il “Paese del decennio”. Portare Mario Draghi al Quirinale sarebbe il miglior passo in questa direzione».

mi sembra di essere tornato a 10 anni fa
Tutti dottori al capezzale dell’Italia, ognuno proponeva la sua prescrizione, ed intanto di prendevano l’anticipo sull’eredità
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«Draghi potrebbe diventare una sorta di padre della nazione, un protagonista che imposta il dibattito pubblico e politico. Il problema è ottenere che l’Italia non rimanga solamente il “Paese dell’anno”, ma diventi il “Paese del decennio”
Cioé: cosa dice questo figuro del FT? Che Dragula dovrebbe diventare un ‘piccolo timoniere’ tipo Sukarno o Xi-Ping?
Perché non lo facciamo pure pontefice quando mollerà Papa Francesco, già che ci siamo?
Se eleggono Dragula, diciamo addio alla democrazia, e non per i prossimi 7 anni, per sempre.
Ci mancherebbe solo che questo rettile si metta a comandare con tanto di gendarmi che arrestano chi prova a criticarlo, mentre fa e disfa governi di bambocci carrieristi.
Voglio dire, l’ultima volta che l’italia fu il paese del decennio erano gli anni ’30 e Mussolini guidava l’Italia con tanto di aerei e treni in orario!
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Guarda un po’ se devo fare il tifo per il vecchio pu774ni3r3 di Arcore…
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mi pare che quello di BM fosse ventennio, dal 22 al 45
non ho mai sentito dire il decennio …ista
ma sa, la mia matematica s’arresta di fronte a tanto sapere che lei ci dispensa prima e dopo i pasti,
quindi probabilmente temo di aver sbagliato
ma pure su ultimo, avrei da ridire, ben mi ricordo che pria di partire, anche Berlusca
stette su, anche se in modo intermittente, un ventennio (modo di dire ormai sdoganato)
relegando quello di BM a penultimo
comunque quelli del FT potrebbero pure cercare di farsi gli affari di casa propria
vorranno mica essere come i troll russi che dirigono le elezioni altrui?
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X Marco Bo,
i successi maggiori del fascismo furono raccolti negli anni ’30.
Mondiali 34 e 38, olimpiadi 32 e anche 36, decine di record aeronautici, REX, ricostruzione della flotta militare, guerra in Etiopia e in Spagna con le maggiori battaglie combattute nel periodo interbellico, i Sorci Verdi, i Trasvoltatori atlantici, Bartali e i treni elettrici ad alta velocità, Nuvolari
E sicuramente me ne dimentico molte altre.
Chi non si dimentica mai di straparlare criticando senza capire niente di quel che legge, invece, non sono io. Vero Marco?
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Il fatto che di riffa o di raffa i due giornali li vorrebbero premier o presidente è la miglior conferma che Draghi è la peggior disgrazia politica che ci poteva capitare!
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E quindi è palese il progetto di un presidenzialismo di fatto. Tanto i media sono già asserviti, che ci vuole? Tuttavia ho i miei dubbi che l’operazione abbia un esito favorevole.
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grazie del consiglio non richiesto, Emmot (che stranamente è il contrario di quanto ci intima di fare il suo ex giornale). Cerchino invece di mandare al Quirinale uno (o, meglio ancora, una, come nei Paesi civili) che conosca a menadito la costituzione e che sappia farla rispettare ai pagliacci che l’hanno eletto/a.
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In una democrazia compiuta come la nostra e con la Costituzione più bella del mondo siamo in costante e trepidante attesa delle decisioni personali di Draghi e Mattarella: cosa gli converrà di fare?
Attendiamo la decisioni: qualsivoglia saranno giubileremo: garantito.
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“Dopo l’incoronazione da parte del The Economist come «Paese dell’anno» per il 2021”
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