(Marco Gasperetti per www.corriere.it) – Tiziano Renzi è stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Roma e stamani (giovedì 16 dicembre) i giudici del processo d’appello di Firenze, nel quale il padre dell’ex premier e leader di Iv Matteo è imputato per un giro di fatture false, hanno deciso di rinviare l’udienza al 26 aprile.

La decisione è stata presa dopo che l’avvocato di Tiziano Renzi, Federico Bagattini, aveva presentato un certificato medico nel quale si attestava il ricovero del suo assistito era stato ricoverato nell’ospedale romano «per accertamenti in relazione alla comparsa da due giorni di cardiopalmo e dispnea».

Tiziano Renzi è imputato, insieme alla moglie Laura Bovoli e all’imprenditore Luigi Dagostino, perché accusato di aver emesso due fatture false per un totale di 160 mila euro. In primo grado Renzi e Laura Bovoli erano stati condannati a 1 anno e nove mesi di carcere (con la condizionale), con interdizione per sei mesi da incarichi direttivi nelle società e per un anno a ricoprire incarichi pubblici.

Con loro era stato condannato, a 2 anni e 3 mesi, anche l’imprenditore pugliese Luigi Dagostino (ritenuto colpevole anche di truffa), il «re degli outlet», l’uomo che secondo l’accusa avrebbe incaricato Party ed Eventi 6, due società di proprietà dei coniugi Renzi, di effettuare studi di fattibilità per lavori all’outlet The Mall di Reggello, in provincia di Firenze.

Proprio da questo incarico sarebbero state emesse le fatture considerate false da 20mila e 140mila euro più Iva che, secondo accusa e sentenza del giudice, oltre ad essere gonfiate non corrispondevano a prestazioni realmente effettuate.

Dagostino ha sempre negato ogni addebito ammettendo solo di aver ritenuto un po’ troppo alto il prezzo della consulenza che gli aveva chiesto Tiziano Renzi. «Accettai per sudditanza psicologica – spiegò Dagostino in un’intervista al Corriere della Sera -. Tiziano era a quell’epoca il padre del presidente del consiglio (siamo nel giugno 2015 ndr) ma non l’ho fatto per avere favori presenti e futuri».

 Stamani l’avvocato Alessandro Traversi, legale di Dagostino, si era opposto all’eventuale stralcio della posizione del suo assistito rispetto a quella di Tiziano Renzi, ipotizzata dal difensore di Renzi e della moglie Laura Bovoli che ieri era presente in aula. La corte ha dunque deciso per il non stralcio.