(Alessandro Di Battista) – Sapete chi è quello a destra? E’ Antonio Funiciello, il Capo di gabinetto di Mario Draghi. Il nome di Funiciello – super-renziano, già Capo staff di Gentiloni quando costui era Premier e noto gentleman (scrisse su twitter “Appendino è bocconiana. Come SaraTommasi”) spunta fuori dalle carte dell’inchiesta Open, la cassaforte renziana. Draghi (lo ricorda questa mattina Marco Travaglio nel suo editoriale) ha nominato Funiciello Capo di Gabinetto con un atto che lo invita a perseguire “unicamente finalità di interesse generale”. Ebbene nelle carte dell’inchiesta il Funiciello appare tutto tranne un uomo propenso all’interesse generale. Nel 2017 (Premier Gentiloni) Funiciello si adoperò per favorire due lobbies: la British American Tobacco ed il Gruppo Toto, la holding che possiede la Strada dei Parchi, l’S.P.A. che, a sua volta, ha in concessione dallo Stato l’A24 (Roma-Teramo) e l’A25 (Torano- Pescara). Gianluca Ansalone, vice-presidente della British American Tobacco si rivolse anche a lui per far cancellare un emendamento che aumentava le tasse sulle sigarette e Funiciello tenne un filo diretto con il lobbista facendogli la telecronaca dei progressi “Ok, cerco di capire”, “Sono già all’opera”, “Non ancora chiusa ma bene”, “In via di rassicurazione”. Alla fine l’emendamento venne cancellato ed il lobbista lo ringraziò “Un grazie non formale per aver condiviso merito e contenuto delle nostre preoccupazioni” e ancora “Caro Antonio finalmente dopo un nuovo round alla Camera possiamo rilassarci un po’. Ti voglio ringraziare sinceramente per il tuo ascolto e supporto”. Anche Alfonso Toto, indagato per corruzione nell’inchiesta Open insieme a Luca Lotti (renziano ancora nel PD) e all’avvocato Bianchi, numero 1 proprio di Open, fu soddisfatto del lavoro di Funiciello. All’epoca, infatti, un emendamento favorevole al gruppo Toto passò in Parlamento. Parliamo di parecchi milioncini di euro di denaro pubblico. Ebbene Toto, in quei giorni, scrisse a Luciano D’Alfonso, all’epoca Presidente della Regione Abruzzo e oggi Presidente della commissione finanze del Senato (eletto anche con i voti del M5S) questo messaggio “Sono stato da Funiciello e Canalini (la sua segretaria) che hanno lavorato ventre a terra avendo compreso la drammaticità della nostra infrastruttura”. Bristish American Tobacco ed il Gruppo Toto vennero accontentati. Niente tasse al primo e molti soldi al secondo. Casualmente entrambi hanno finanziato Open, fondazione alla quale anche Funiciello era legato. Funiciello fondò il comitato referendario “Basta un Sì” ed ebbe legami strettissimi con Bianchi e Lotti. Funiciello non è indagato ma è indecoroso che continui ad essere il Capo di Gabinetto di Draghi. Quel Mario Draghi che nel 1999, da direttore del Tesoro, si era occupato della privatizzazione delle autostrade e che, nel 2003, lavorava in Goldman Sachs, la banca che, nel 2003, mise a disposizione 3 miliardi di euro al gruppo Benetton (ricordo, tra l’altro, che Alessandro Benetton ha pagato 19.000 euro Renzi per una conferenza) alla ricerca di finanziatori per terminare la loro scalata sulle autostrade italiane costruite grazie alla nostre tasse.

Seguite i soldi e capirete molto della politica italiana…