La prossima settimana sarà decisiva sul fronte delle misure anti-Covid. Una partita che si intreccerà con quella del Quirinale. Draghi domani incontrerà i governatori, poi giovedì il Cdm approverà un nuovo decreto […]

(di Giacomo Salvini – Il Fatto Quotidiano) – Tra i corridoi di Palazzo Chigi, in queste ore, gira un grafico che sta terrorizzando Mario Draghi e i suoi consiglieri. È una previsione dell’European forecast hub e parla chiaro: oggi i contagi settimanali si attestano intorno ai 54mila, ma tra un mese, a metà dicembre, si potrebbe arrivare a superare quota 75mila. E a metà gennaio? A quella data le previsioni non arrivano ma tra i consiglieri del premier è chiaro a tutti che, senza misure restrittive, ci si arriverà con un picco di contagi. Proprio in quei giorni il Parlamento si riunirà in seduta comune per eleggere il presidente della Repubblica. Un passaggio delicatissimo che può diventare esplosivo a causa della quarta ondata di Covid. Perché rischia di impedire a Mario Draghi di essere eletto al Quirinale e di incastrarlo a Palazzo Chigi. Anche perché il 2 febbraio scorso, quando Sergio Mattarella decise di affidargli l’incarico evitando di sciogliere le Camere, i contagi settimanali erano poco più di 85 mila. Allora c’erano 400 morti al giorno e tra due mesi si spera che i vaccini evitino la stessa tragedia, ma con una curva dei contagi simile sarebbe complicato giustificare il passaggio di Draghi al Colle e una crisi al buio.
A Chigi recitano come un presagio le parole di Mattarella di nove mesi fa contro il voto anticipato: “Sconfiggere il virus richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni per adottare i provvedimenti necessari e non un governo con attività ridotta al minimo”. Tra due mesi tutto potrebbe ripetersi. La convinzione che la quarta ondata costringerà Draghi a rimanere dov’è, si sta facendo strada anche tra i ministri che lo vorrebbero al Colle: Dario Franceschini su tutti, ma anche Giancarlo Giorgetti. Dunque, che fare? La prossima settimana sarà decisiva sul fronte delle misure anti-Covid. Una partita che si intreccerà con quella del Quirinale. Draghi domani incontrerà i governatori, poi giovedì il Cdm approverà un nuovo decreto: obbligo della terza dose per i sanitari, riduzione da 12 a 9 mesi del green pass ma il piatto forte saranno le nuove restrizioni. Oltre ai presidenti di Regione, le chiedono tutti i ministri. Ma Draghi è cauto: “Niente allarmismi”. L’obbligo vaccinale finora non è sul tavolo e il premier vorrebbe evitare nuove chiusure per non irritare Matteo Salvini e Giorgia Meloni che fino a oggi sono gli unici due leader ad aver sostenuto apertamente la sua candidatura al Colle.
Ma qualcosa il governo dovrà fare: l’ipotesi è quella di limitare, già giovedì, la vita sociale dei non vaccinati. Quindi, divieto di andare in palestra, ristorante e cinema. Un provvedimento che Draghi subirà, ma che potrebbe diventare un vantaggio per la corsa al Colle: prima si stringe la cinghia, prima i contagi iniziano a calare. Obiettivo: arrivare al picco a Natale e a metà gennaio con una situazione più sostenibile. A quel punto, la strada di Draghi verso il Colle sarebbe ancora percorribile. Stretta, ma percorribile. Perché, per evitare crisi al buio, servirebbe un accordo di tutti i partiti per eleggerlo al Quirinale e indicare già un sostituto da incaricare con consultazioni lampo. “Ma serve un’elezione ampia al primo scrutinio” dice il senatore Gaetano Quagliariello. In contrario, la partita si complicherebbe. Il premier rischia di rimanere incastrato a Chigi e non si potrebbe eleggere nemmeno un Presidente a maggioranza – di centrodestra o centrosinistra – perché un attimo dopo cadrebbe il governo. Così la quarta ondata fa tornare lo spettro di un Mattarella-bis: “Lui e Draghi – sostiene il dem Stefano Ceccanti – saranno obbligati a rimanere ai loro posti”.
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Ieri sera ho finito la droga, per cui…
Il Movimento 5 Stelle: sono rimasti in cinque, e le stelle stanno a guardare.
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“Oltre ai presidenti di Regione, le chiedono tutti i ministri. Ma Draghi è cauto: “Niente allarmismi””
Certo, fate come le previsioni del tempo di sky… prevedete il tempo della mattina già trascorsa.
Precedere il virus, noo?
E poi era Conte, quello che lo inseguiva!
Draghi neanche lo vede, a km davanti, il virus, occupato com’è nella restaurazione!
Qualcuno gli dica che deve piantarla di continuare a LECCARE Salvini e Meloni per l’appoggio ricevuto.
E occhio che è un appoggio RETROSTANTE, in tutti i sensi.
Ps Io non ho capito perché continuino a definire ‘lockdown per i non vaccinati’ la semplice riduzione del GP a 2G.
Mica gli si impedirebbe di uscire… semplicemente non conterebbero i tamponi per entrare nei posti affollati.
Ma “lockdown” suona più tragico e più limitante, non sia mai che i no vax siano persone troppo tranquille che vanno sollecitate un po’…
Avanti così, mi raccomando…👏🏻
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basta scorrere i nomi degli ultimi pdr per capire in che stato comatoso versa la politica e i politicanti italiani,
da scalfaro a ciampi, da napolitano all’attuale, il piu pulito c’ha la rogna, sperare che dalla fossa biologica che è il parlamento itagliano oggi possa uscire un pdr degno di tal incarico è pura utopia
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Si possono sempre tenere i numeri bassi e fingersi Migliori. Tra l’ altro se non varrà più il tampone per il green pass avranno trovato la quadra: per lo più ora il numero dei test giornalieri è dato tamponi pagati dai lavoratori…
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Nessuno sembra notare un’enorme contraddizione… Ingressi limitati nei negozi e liberi nei supermercati nei quali peraltro non viene richiesto alcun Green Pass! La folla dei No-Vax in piazza genera indignazione ma la stessa folla in un Ipermercato nelle ore di punta passa del tutto inosservata!
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che sia per via della circolazione forzata dell’aria che esiste nei super e manca invece nei negozi?
lei non la vede, ma se va sui tetti vedrà dei macchinari, chiamati UTA -unità trattamento aria-
con delle canalizzazioni, parte in mandata e parte in ripresa, destinate al ricambio dell’aria
(nulla a che vedere con il condizionamento a meno che non abbiano macchine congiunte, ma non l’ho mai visto fare)
a volte, mancando le informazioni base, ci si fa delle convinzioni errate.
discorso a parte i volumi, che nei super sono leggermente (eufemismo) differenti.
comunque se viene a Bologna, in centro ci sono dei grandi negozi, alcuni su più piani, che non richiedono Green Pass
e a pensarci bene mi pare che neppure nei piccoli negozi ci sia il cartello che ne impone l’obbligo per accedere.
dovrebbero solo essere quei locali dove si sosta a lungo, ristoranti, bar, cinema
e, dato che vorrei essere onesto, neppure i locali che dovrebbero richiederlo lo fanno
venerdì un ristorante in zona uni, dove servono souvlaki, non me l’hanno chiesto (già successo anche due settimane fa)
oggi una pasticceria sempre in centro, consumazione al tavolo interno, nessuna richiesta.
siamo o non siamo il paese di pulcinella?
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E cosa c’entra il Mattarella bis col discorso che ha fatto Mattarella l’anno scorso?
E poi la progressione 54000 ora 75000 contagi tra un mese non sembra così preoccupante: ci sarebbero in proporzione quanti, 450 morti a settimana? Augurandoci che siano tutti tra i no vax e 5 g, non mi pare un dato terribile se a Febbraio erano 400 al giorno.
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Oggi mi sono sciroppato una gitona in bici, e sono finito a Utrecht. Proprio in quel momento partiva una manifestazione per il diritto alla casa: di quelli che ho visto io la meta’ era a naso e bocca scoperta.
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tranquilli, calma e gesso, si risolverà tutto…
“La variante delta del coronavirus in Giappone è stata trasmessa ad alta velocità e ha soppiantato altre varianti.
Ma poiché le mutazioni si sono accumulate in essa, riteniamo che sia diventata difettosa
e incapace di creare le proprie copie.
Dato che il numero di nuovi casi non sta crescendo, crediamo che a un certo punto, attraverso queste mutazioni,
si sia diretto direttamente sulla via dell’autodistruzione naturale “- ha spiegato il capo del gruppo di ricerca,
il professor Itsuro Inoue in un’intervista a The Japan Times.”
non so se abbia valenza generale o sia casistica puramente giapponese,
già patria dei Kamikaze e dei Seppuku, che forse il virus ha voluto imitare/onorare
–
a proposito di quel giornalista citrullo che si meravigliava di una variante nella variante.
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