Domenico De Masi: smantellate le conquiste M5S. Il risultato è la precarietà 

(Raffaella Malito – lanotiziagiornale.it) – Un terzo degli oltre 3,3 milioni di contratti attivati nel primo semestre 2021 sono part time, dice l’Inapp. A testimoniare il boom dei contratti a termine ci sono anche i dati Istat. Domenico De Masi, sociologo, cosa ne pensa?

“Io lo avevo scritto sei mesi fa che sarebbe successo tutto questo. Era tutto prevedibile. C’è un numero enorme di aziende che sono rimaste chiuse per due anni e non si sono mai riprese. Un numero enorme di imprese che hanno dovuto ridurre la loro occupazione e hanno potuto riprendere solo una parte dei loro dipendenti precedenti. Intanto sono andati avanti sia la delocalizzazione sia lo sviluppo tecnologico che ha corroso posti di lavoro. Ora con l’arrivo dei soldi del Recovery Plan si apriranno molti cantieri e quindi si creerà un po’ di lavoro. Draghi dice che si arriverà al 7% – sarebbe veramente un sogno – di disoccupati ma comunque saranno stati spesi più di 60 miliardi per digitalizzare. E che cos’è la digitalizzazione se non l’incremento della disoccupazione? Anche se noi avessimo una riduzione tra un paio di anni della disoccupazione, dal 2027 in poi i disoccupati aumenterebbero enormemente. A meno che non si riduca l’orario di lavoro. Noi abbiamo 40 ore settimanali, la Germania è passata a 32 ore e i metallurgici sono a 28 ore. Si tratta di un calcolo matematico. Se la torta diminuisce e i commensali aumentano si possono risolvere i problemi solo se si riducono i bocconi”.

Questo proliferare di contratti precari dipende anche dallo smantellamento del decreto Dignità del Conte I?
“Questo è un Governo che sta smantellando tutto quello che avevano fatto i Cinque Stelle. Ora sta cercando di licenziare persino i 2500 navigator dopo averli selezionati attentamente, formati a dovere, speso soldi e tutto. Ora dopo tre anni li licenziano. Sono situazioni folli. Nello stesso tempo la Pubblica amministrazione sta assumendo da un’altra parte. Mentre il ministero del Lavoro licenzia quello della Pa assume facendo pseudo concorsi mentre i navigator erano stati selezionati con un concorso attentissimo”.

Come mai il M5S non si è opposto al progetto di scardinare un decreto che era stato una sua bandiera?
“Sono stati messi in un angolo, devono abbozzare se non vogliono far cadere il Governo”.
Il commissario europeo al Lavoro Nicolas Schmit ha lanciato un allarme sui bassi salari in Italia.
“Abbiamo migliaia di raccoglitori di pomodori a due euro l’ora e chi lavora stabilmente ha tra gli stipendi più bassi di Europa, se pensiamo ai paesi ricchi come la Francia e la Germania”.

Anche il Pd finora ha assunto posizioni contradditorie sul salario minimo.
“In Italia non esiste una sinistra e i sindacati sono deboli. Quando c’è stato il Pci diBerlinguer queste cose non se le poteva permettere il Governo”.

Imprese e sindacati fanno muro contro il salario minimo, temono possa saltare in aria la contrattazione collettiva.
“Fanno muro sindacati e imprese perché vogliono loro contrattare i salari. Vedono nel salario minimo una decurtazione del loro potere. Ma in Italia ci sono oltre 900 contratti. E se rimaniamo legati mani e piedi alla contrattazione solo sindacale non se ne esce. Esistono salari di fame perché è tutto lasciato alla contrattazione sindacale. Occorre una legge che stabilisca un minimo salariale a cui anche le contrattazioni collettive debbano attenersi”.

Schmit ha pure ribadito che il Reddito di cittadinanza è uno strumento giusto nel contrasto alla povertà e all’esclusione economica e sociale. Soddisfatto della nuova versione che ha assunto il sussidio con la legge di Bilancio?
“No, non mi ha convinto perché parte dal presupposto che i percettori del sussidio sono tutti imbroglioni, furbetti e ladri. La manovra aumenta solo i controlli non l’importo. Il nostro paese è stato l’ultimo Paese dell’Ocse a stabilire il Reddito di cittadinanza anche con l’importo più piccolo che ci sia in Europa. La televisione ha sempre fatto, peraltro, vedere i casi degli imbroglioni come se per il sistema fiscale facessi solo vedere gli evasori fiscali”.

Ma come si spiega tutta questa ostilità verso il Reddito di cittadinanza?
“Con l’ostilità verso i Cinque Stelle che lo hanno voluto. Ostilità che arriva sia da destra che da sinistra e i poveri pagano”.

Ma seppur con delle correzioni il premier Mario Draghi lo ha mantenuto.
“Non avrebbe potuto smantellare un sussidio che c’è in tutto il mondo. Se la società capitalistica crea poveri non può poi fingere di non vederli. Ci sarebbe una rivolta sociale”.

17 replies

  1. …e intanto Conte piange perchè non ha un posto in Rai……il M5S doveva cambiare il modo di spartizione della Rai, ed invece ne invoca un pezzettino….e viene inascoltata, per di piu’ …ma cosa ci stanno a fare al governo, per mantenersi le poltrone?..prima o poi dovranno lasciarle, e non le rivedranno piu’, se continuano a zerbinarsi ….

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    • Senza i numeri in parlamento il M5S non può fare quello che vuole, quando lo capirete?.
      Incredibile che ci sia ancora gente che non si rende conto che il M5S è in MINORANZA.
      Come se in una società per azioni o anche in un condominio vi fosse la MAGGIORANZA che non vuole fare dei lavori e tu, in MINORANZA, invece volessi costringere la MAGGIORANZA a farli contro la loro volontà.
      Secondo te, chi vince?
      La prossima volta dai più forza al M5S oppure compra la MAGGIORANZA delle quote o degli appartamenti oppure mettiti d’accordo con qualcuno così da avere la maggioranza e poter fare quello che vuoi invece di lamentarti e basta.

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  2. La precarietà c’è per mancanza del lavoro, o meglio per mancanza di un sistema che produca lavoro.
    Questo sociologo non capisce un cazzo, a mio avviso.

    Non bisogna battersi per il POSTO FISSO ma per un lavoro dignitoso.

    Il licenziamento, in un mercato del lavoro che non vive di clientelismo, non è un dramma ma una opportunità.

    Fare lo stesso identico lavoro per tutta la vita è MORTE CIVICA.

    Se il mercato del lavoro funzionasse (e al momento non funziona), con gli ammortizzatori il licenziamento non è una tragedia.

    I posti fissi servono ai politici (e ai sociologi da riporto) che li vendono in cambio di voti, sostegno 8n campagna elettorale, donazioni “spontanee”.

    Nel periodo in cui lavoratori prendono 3 € l’ora, 8n edilizia un operaio NON specializzato costa 22 € l’ora.

    E poi si domandano perché esiste il nero, bastardi!

    Un Paese assurdo di ladri e leccaculo, altrimenti non saremmo arrivati a questo punto.

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    • “Fare lo stesso identico lavoro per tutta la vita è MORTE CIVICA.”
      Cazzata sesquipedale, basti pensare a tutte quelle aziende, UNICREDIT, BACA INTESA, GENERALI, ENI, ENEL. Luxottica, STELLANTIS ex FIAT, FINCANTIERI, TIM, per citarne solo alcune fra le più note, che fanno da una vita e più sempre la medesima attività.
      Questa cazzata, elaborata a modo tuo, ti è stata instillata dal pensiero unico per giustificare la dottrina turboliberista che basa la propria ricchezza sullo sfruttamento umano, sul precariato a vita in modo da avere schiavi in eterno al proprio servizio, da buttare quando inutili o problematici.
      La questione è alquanto complessa e non può essere affrontata con slogan balordi di questo tipo.

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      • Non hai capito nulla, vorresti mettermi in guardia dai manipolatori di destra senza renderti conto che sei manipolato da sinistra.
        Quello che hai scritto è un luogo comune di una certa sinistra chiacchierona e inconcludente.
        Le solite cazzate filo statalista che solo in teoria dovrebbero aiutare le fasce deboli, in realtà le annichiliscono.
        Discorso complesso, se trovo il tempo ti fornirò una replica più completa.
        Ma dove cazzo vedi il turbocapitalismo, sentiamo?
        Quello che c’è in Italia si chiama ILLEGALITÀ, non LIBERISMO.
        Datti una svegliata.

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    • Come volevasi dimostrare. Quello poco sveglio che non ha capito nulla sei tu.
      Non c’entra niente destra e sinistra. Si tratta di semplice logica ed economia.
      Se non riesci a vedere gli effetti del “turboliberismo” è un tuo limite non posso fare niente per te; l’unica cosa che posso aggiungere, agganciandomi alla tua chiosa, è che proprio quel “turbocapitalismo” utilizza tutti i mezzi disponibili, ivi compresa, l’ILLEGALITA’, per raggiungere i propri fini.
      Lascia perdere i tuoi “discorsi complessi” che è palese non sei in grado di affrontare.
      SVEGLIATI tu che, a quanto vedo, ne hai un forte bisogno.

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    • Io non so dove tu abbia lavorato nella tua vita!! Ma queste distorsioni esistevano già 40 anni fa!quando ho cominciato a lavorare Tutti volevano il posto fisso in banca o alle poste! Io ho fatto altre scelte , e mal me ne colga!! poiché chi aveva scelto quella strada sta in pensione da anni (parenti più giovani di 10 anni ) e io sto in attesa che decidano se e quando darmi una pensione ? Però ho lasciato un sacco di stipendi e liquidazioni in mano all inps !!

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  3. Stavolta non la vedo assolutamente come Andreaex di cui invece apprezzo gran parte dei post (ma conosco il suo passato dato che lui stesso ha parlato con onesta’ delle sue esperienze e so quindi da cosa derivi questa sua convinzione):

    De Masi e’ l’unico che sul lavoro capisce qualcosa (unitamente a persone come Fabrizio Barca che infatti va in Tv una volta all’anno).

    Con
    – globalizzazione,
    – delocalizzazione,
    – ed automazione,
    esiste UNA SOLA via per risolvere il problema lavoro che poi incide su mille altri (depressione di quanti non lavorano, problemi familiari, lavoro nero, evasione fiscale, manodopera per la delinquenza, etc):
    DIMINUIRE L’ORARIO DI LAVORO.

    Incentivare contratti part-time (quelli volontari!) e ridurre l’orario di lavoro si puo’ e si deve!

    Ridurre l’orario di lavoro di qualche ora settimanale e’ obiettivo che SI PUO’ raggiungere SENZA praticamente intaccare lo stipendio
    (si Andrea lo so… LO SO… che poi si parla di PERDITA DI COMPETITIVITA’ delle aziende.. ma nella realta’ le cose NON stanno cosi’. Certo il discorso non si puo’ illustrare in un post su infosannio…).
    O vogliamo mantenere un 10% di disoccupati ( ma son di piu’…) a cui altrimenti e’ GIUSTO e doveroso dare un contributo per vivere o sopravvivere?
    Quello non e’ un costo sociale che incide sulle buste paga di tutti noi?????
    Se tu quel costo sociale lo abbatti notevolmente ecco che magicamente puoi ripartire quel risparmio e spalmarlo sulle buste paga e che quindi resterebbero inalterate anche con una diminuzione di qualche ora settimanale (creando piu’ posti di lavoro!).

    Lo capirebbe anche un bambino che se c’e’ una persona che lavora 50 ore settimanali ed un’altra che e’ costretta a starsene a casa c’e’ qualcosa che non quadra.

    La “mitica” redistribuzione dei redditi comincia (oggi!) con la redistribuzione del lavoro.
    FICCHIAMOCELO IN TESTA!!!!!

    Ma il SISTEMA desidera fortemente che lo stutus quo non venga toccato.

    Perche’????

    Per due semplici motivi:
    1) il primo lo capirebbe anche un bambino di 5 anzi 3 anni:
    se tu offri ampie possibilita’ di lavoro (anche semplicemente dei buoni e CORRETTI(!) part-time) togli il coltello dalla parte del manico al padronato:
    ergo se tu caro mio datore di lavoro forzi la mano e cerchi di sfruttarmi oltre il tollerabile io ti saluto e vado ad offrire la mia manodopera ad altri.
    E’ chiaro che questo fatto NON puo’ essere permesso dal SISTEMA che cosi’ puo’ ricattare costantemente i lavoratori: se tu non sei disponibile a lavorare per 5 euro orari sappi che c’e’ anche chi e’ pronto a farlo per 4….ergo zitto e lavora.

    2) il secondo motivo e’ piu’ sottile, ma ugualmente importante:
    se tu offri la possibilita’ di PENSARE alla gente… ovvero gli concedi DEL TEMPO e gli PERMETTI di INFORMARSI e CRESCERE CULTURAMENTE compi un altro grandissimo delitto che il SISTEMA non puo’ accettare. Forse ancor piu’ PERICOLOSO di quanto indicato al punto 1.
    Tu, lavoratore, devi lavorare 40/50 ore settimanali (possibilmente a 150 km da casa..e non me ne frega un cazzo se tu inquini un sacco SOLO per andare a lavorare) e NON DEVI AVERE il tempo per pensare ed informarti.

    Poi, gia’ che son qui, ricordo anche un articolo 4 della Costituzione (oh bella.. si.. proprio quella cartaccia la’) di cui tutti si riempono la bocca senza neppure sapere cosa recita ad uno dei PRIMI ARTICOLI ovvero ad uno dei PIU’ IMPORTANTI:

    “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”

    Ripetiamolo insieme e ricordiamolo a quegli idioti che siedono in Parlamento:

    La Repubblica riconosce a TUTTI i cittadini il DIRITTO al LAVORO e PROMUOVE le condizioni che rendano EFFETTIVO questo DIRITTO. Ogni cittadino ha il DOVERE di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al PROGRESSO materiale o spirituale della società.

    COSTITUZIONE…. TUTTI…. DIRITTO… LAVORO…PROMUOVE… DIRITTO… DOVERE…PROGRESSO… COSTITUZIONE…

    Notare: non e’ solo un diritto.. e’ persino UN DOVERE lavorare!

    Eh gia’: un dovere!
    Persino nel regno animale e’ un DOVERE aiutare la propria societa’.
    Prendiamo esempio dagli scarafaggi se proprio non vogliam parlare di api o formiche…

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    • @FranzGe
      Sono d’accordo con quanto hai scritto FranzGe, incentivare i partiti time dovrebbe aiutare le imprese, tra l’altro, perché si avverrebbe di lavoratori non spompati, più energici e attenti.
      Quello che affermi non credo che sia in contrasto con quanto ho detto io.
      La nostra repubblica infatti dovrebbe essere fondata sul lavoro e non sul lavoro fisso.
      Ciò che conta è la continuità di una entrata (stipendio o sussidio pro tempore), non la continuità dello stesso identico lavoro nella stessa identica impresa con lo stesso identico datore.

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  4. Il governo rimarrebbe in piedi anche senza il M5S che è visto come corpo estraneo, il PD e tutti gli altri non lascierebbero anzi forse a quel punto anche FdI rientrerebbe in gioco al governo e De Masi dovrebbe saperlo!

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    • “Il governo rimarrebbe in piedi anche senza il M5S che è visto come corpo estraneo…”
      Questo e’ indubbio.
      C’e’ un astio verso questo movimento che fa paura…
      Pur nella sua ingenuita’, ha osato sfidare il sistema.
      Ed ora gliela stanno facendo pagare con gran acredine.
      Non si accontentano di “incenerirlo”: vogliono disperdere le sue ceneri ai 4 venti.

      Nonostante i suoi errori il M5* ha incanalato democraticamente il malcontento.
      Questo non lo hanno capito.
      Chissa’ magari tra un anno o fra dieci ne potrebbero derivare conseguenze assai gravi per la nostra esile (o forse solo finta) democrazia.
      Nel caso sapremo chi sono i responsabili.

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  5. FranzGe,

    Più di ottimo, c’è eccellente commento?
    Un piccolo contributo: secondo me, non è vero che non hanno capito la rivoluzione gentile, l’incanalare democraticamente il malcontento.
    Non hanno proprio voluto accettare la semplicità del movimento, di cittadini per altri cittadini, specialmente quelli lasciati sempre dietro tutti e tutto.

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  6. Intanto leggo sul Fatto che:
    “Tra gli emendamenti segnalati dal M5s, e che andranno al voto, c’è invece una proposta battezzata “easy tax” che ricalca da vicino l‘ampliamento della flat tax agli autonomi con ricavi tra 65mila e 100mila euro chiesto dal Carroccio.

    (nota: ad ora c’e’ solo una flat tax del 15% sui redditi fino a 65mila Euro)

    Ergo mi sembra che dopo aver ricordato poco piu’ sopra (in altro mio post) l’Art. 4 della Costituzione, occorra ora ricordare l’Art. 53:
    “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di PROGRESSIVITA’.”

    Ora ci si mettono pure i 5stelle a dire belinate a nastro???

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  7. Andreaex, quando ero piccolo io i Cipputi andavano anche al Teatro Comunale, poi disssolto in un pacheggio.

    Senza i Cipputi che usufruiscono delle strutture comunali la vita peggiora.

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