Nel 2019 azienda Hs Company fattura quasi 12mln: dai pc ai bandi pubblici, gli affari dello Steve Jobs irpino

(di Antonio Atte – adnkronos.com) – Se il nuovo corso del Movimento 5 Stelle avesse un volto, sarebbe quello di Michele Gubitosa. Imprenditore, classe 1979, il deputato irpino, membro delle Commissioni Difesa e Bilancio di Montecitorio, è una delle figure su cui il leader Giuseppe Conte ha deciso di puntare per il rilancio del progetto M5S, al punto da volerlo al suo fianco nella squadra dei cinque vicepresidenti insieme a Paola Taverna, Mario Turco, Riccardo Ricciardi e Alessandra Todde. La scheda diffusa dal Movimento al momento della sua nomina come vice lo presentava così: “Professionista nel settore dell’Information Technology, ambito in cui ha iniziato a lavorare nel 1997, negli ultimi 20 anni ha affiancato le più grandi aziende del Paese nel percorso di digitalizzazione”. E di strada ne ha fatta Gubitosa da quando, 24 anni fa circa, aprì la prima attività nel garage dei suoi genitori a Montemiletto, paesino dell’avellinese da cui tutto è partito. Una storia da Silicon Valley.

In origine assemblava e riparava pc per i suoi compaesani, Gubitosa. Oggi lo fa per gli italiani, in tutta la Penisola. Si chiama Hs Company la società di informatica fondata dallo Steve Jobs irpino (copyright del ‘Corriere dello Sport’). Un’azienda che nel 2019 – ultimo bilancio disponibile – ha fatturato 11 milioni 976mila 580 euro. E che negli ultimi tempi si è aggiudicata appalti importanti, come si evince da dati pubblici rintracciabili sul web. Il 30 settembre del 2020, per esempio, la società di Gubitosa vince un bando Consip per la “manutenzione degli apparati di networking relativi al Sistema informatico della Fiscalità, al Dag e al Dt del Mef e alla Corte dei Conti”. Importo contratto: 1 milione 336mila 587,06 euro. Alla Hs Company, rileva l’Adnkronos, vanno 13.687 euro al mese per 36 mesi, per un totale di 492.732 euro.

Il 10 dicembre 2020 la società del vice di Conte si aggiudica invece la convenzione Consip per la fornitura all’Agenzia delle Entrate di apparecchiature multifunzione in noleggio: l’importo complessivo del lotto 1 è di 223.440,80 euro, alla Hs Company andranno 2.083 euro al mese per 48 mesi, per un totale di 99mila 984 euro. Andando indietro negli anni, tra i clienti dell’azienda irpina – che ha il suo quartier generale a Milano – spiccano anche Acqualatina Spa, gestore del servizio idrico nel Sud del Lazio (in questo caso Hs fattura 6.753 euro al mese per 36 mesi) e l’Ente autonomo del Volturno, l’azienda campana che gestisce, tra le varie compagnie di trasporto pubblico, anche la Circumvesuviana (8.170 euro al mese per 48 mesi).

Nel lungo curriculum di Hs si segnala anche: la gestione e il supporto dei servizi dell’estrazione del Lotto per diverse edizioni della Lotteria Italia; help desk e assistenza tecnica di Expo 2015; manutenzione dei sistemi Apfis della Polizia scientifica (era il 2014 e l’azienda di Gubitosa in quella gara batté la multinazionale Ibm per soli 3mila euro). Stando all’ultima dichiarazione dei redditi pubblicata sul sito della Camera, dove Gubitosa dichiara un reddito complessivo di 93.437 euro, il deputato M5S risulta possessore di 2 milioni di quote della Hs Company (1 euro, il valore di una singola quota): da quando è stato eletto in Parlamento, Gubitosa si è dimesso da tutte le cariche attive, restando socio unico.

Gli appalti ad ogni modo rappresentano solo una minima parte del core business della Hs, società che – come affermò lo stesso Gubitosa in un servizio dedicatogli da Rai Parlamento nel 2019 – effettua migliaia di interventi al giorno su tutto il territorio nazionale. Ma gli affari per il vicepresidente M5S sono anche una questione di cuore. Non solo informatica, ma anche calcio. Nel 2017 Gubitosa, da socio di minoranza, diventò presidente dell’Avellino, squadra di cui è tifosissimo. Ma alla fine della stagione si dimise dalla società biancoverde a causa di dissidi con gli altri soci.

Nel 2016, tra l’altro, le cronache locali raccontarono di una cena all’Hotel Vesuvio di Napoli dove Gubitosa, a tavola con un ristretto gruppo di imprenditori, conobbe Silvio Berlusconi. All’ex patron del Milan Gubitosa – allora era vicepresidente della squadra irpina – regalò una maglia dell’Avellino. Tra battute e chiacchiere sul calcio (il Cav gli avrebbe chiesto informazioni sul rendimento di un giovane della primavera passato dal Milan all’Avellino, il difensore Rodrigo Ely) scattò la scintilla.

Per mesi si parlò di un corteggiamento di Forza Italia nei confronti dell’imprenditore irpino in vista delle elezioni politiche 2018. Ma non se ne fece nulla, perché alla fine Gubitosa scelse il Movimento 5 Stelle: fu il deputato Carlo Sibilia a presentarlo all’allora capo politico Luigi Di Maio, che candidò l’imprenditore nell’uninominale Campania 2-06. Il resto è storia nota: ex alfiere ‘dimaiano’, Gubitosa ha abbracciato con convinzione il nuovo progetto targato Conte. Con lo sguardo sempre attento ai social. Come raccontato da ‘Il Foglio’, dall’aprile 2019 a oggi lo Steve Jobs di Montemiletto ha speso 52.114 euro in inserzioni pubblicitarie su Facebook.

Per lui Conte usa solo parole al miele. “Gubitosa ci sarà indispensabile nel nuovo corso per prestare orecchio costante alle esigenze degli imprenditori, per capire sempre le difficoltà e anche la bellezza di fare impresa in Italia da Nord a Sud”, ha dichiarato l’ex premier nella sua ultima intervista a ‘Otto e Mezzo’. E non è un caso che nel neonato Comitato economico interno al M5S, dove siedono Laura Castelli, Stefano Buffagni, Mario Turco ed Emiliano Fenu, ci sia anche lui, il mago dei computer venuto dall’Irpinia.