Usano i bimbi per il Guinness del vaccino

Roberto Speranza e i suoi esperti hanno stabilito un traguardo di iniezioni arbitrario (il 90%) e poiché non riescono a raggiungerlo col green pass, ora danno la caccia ai minorenni. I quali non rischiano per il virus, ma vengono coinvolti allo scopo di mascherare il fallimento.


(Maurizio Belpietro – laverita.info) – Siccome, nonostante il green pass, la campagna vaccinale rallenta e l’obiettivo di raggiungere l’immunità di gregge con il 90% degli immunizzati si allontana, i super esperti di Roberto Speranza hanno escogitato una facile soluzione: compensare il fallimento sul fronte delle iniezioni ricorrendo ai bambini. Lo ha detto senza troppi giri di parole il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, che in un’intervista a Sky Tg24 ha annunciato che entro Natale si comincerà a somministrare dosi Pfizer anche ai bambini dai 5 agli 11 anni. In Italia, i minori in quella fascia di età sono oltre 3 milioni. Dunque, anche ammettendo di non riuscire a inocularli tutti, gli scienziati del ministero della Salute ritengono che con la metà si potrebbe raggiungere l’agognata quota 90, riuscendo a controbilanciare la diserzione di quei milioni di renitenti al vaccino che neppure l’obbligo di esibire il certificato verde per lavorare ha saputo convincere. Secondo gli ispiratori del passaporto vaccinale, costringere le persone a disporre di un lasciapassare per incassare lo stipendio e per mantenere i normali rapporti sociali, come andare al ristorante o in palestra, avrebbe spazzato via i dubbi anche dei più agguerriti no vax. Invece, la coercizione vaccinale ha prodotto l’esatto contrario, ossia un muro contro muro, rafforzando i convincimenti di chi diffida del siero. Da giorni le prime dosi sono in calo, al punto che le terze ormai rappresentano quasi il doppio delle prime due. Già a fine ottobre, il monitoraggio della Fondazione Gimbe evidenziava un calo dei nuovi vaccinati del 53% in soli sette giorni, ipotizzando che con questi ritmi, per arrivare all’immunità di gregge sarebbero stati necessari oltre tre mesi.

Che fare, dunque? Speranza e compagni hanno così tirato fuori dal cappello l’idea di vaccinare a tappeto anche i bambini. Non è chiaro se anche a loro, per andare all’asilo oppure a scuola sarà chiesta l’esibizione del green pass, ma una cosa è certa, ed è che molti pediatri nutrono dubbi sull’opportunità di iniettare il siero anche ai minori. Quando se ne cominciò a parlare, in tanti si dichiararono contrari, ritenendo che i rischi fossero maggiori dei benefici. Nella quasi totalità dei casi, il Covid in un bambino non solo non ha un’evoluzione letale, ma quasi mai porta a una ospedalizzazione e, men che meno, a un ricovero in terapia intensiva. Insomma, i minori contraggono il virus rivelandosi quasi sempre asintomatici, cioè neppure se ne accorgono. In compenso, nei più giovani il rischio di contrarre un’infezione al miocardio è tutt’altro che remota. I casi di ragazzi che si sono ammalati dopo la vaccinazione ormai sono oggetto di studio e fanno parte della letteratura scientifica sui cosiddetti danni collaterali del vaccino.

Ne vale la pena? Secondo gli uomini che sussurrano a Speranza sì, perché i minori sarebbero dei piccoli untori, cioè
porterebbero inconsapevolmente a spasso il Covid nelle loro famiglie. Dunque, urge vaccinarli a prescindere, per arrivare alla famosa immunità di gregge che non si è potuta raggiungere con quello che fu definito «un gentile accompagnamento al vaccino», ossia il green pass, che in realtà non solo non si è rivelato gentile, ma neppure utile. Peccato che ormai la maggioranza dei virologi ammetta che l’immunità di gregge sia un’illusione, a prescindere dal raggiungimento di quota 90. Ieri abbiamo citato l’opinione del professor Andrea Crisanti e del suo collega milanese Fabrizio Pregliasco, i quali alla domanda se il 90% di vaccinati avrebbe bloccato la circolazione del virus hanno risposto con un secco no. Oggi riportiamo l’opinione di Giorgio Palù, il medico che ha fondato la Società italiana di virologia e ha presieduto quella europea, il quale nel libro di Bruno Vespa ha confessato che il virus non se ne andrà. «È ora di dirlo ad alta voce: tra gli uomini l’immunità di gregge, una volta lanciata come unica soluzione, è irraggiungibile». Chiaro il concetto? E allora a che cosa serve vaccinare i bambini? Soprattutto, perché non raccontare la verità all’opinione pubblica, ovvero che se il virus torna a circolare non è solo per via di chi ha scelto di non vaccinarsi, ma anche a causa della minore efficacia dei vaccini rispetto a quanto fino a qualche mese fa si ritenesse? «Man mano che passa il tempo, il vaccino diventa sempre meno efficace contro l’infezione, quindi ci può stare un aumento dei positivi», ha spiegato al Corriere Adriatico il professor Stefano Menzo, direttore del laboratorio di virologia di Ancona. Sarà per questo che nelle Marche dal 26 ottobre al primo novembre, su 712 casi di positività al Covid più del 40% risultano vaccinati con doppia dose? Insomma, siamo proprio sicuri che la colpa dell’incremento dei contagi sia dovuta solo a chi non si è immunizzato e non a chi ha fatto credere che il green pass fosse uno strumento di libertà, trasformando il passaporto vaccinale in un certificato di immunità al Covid?

7 replies

  1. “Con tutta questa euforia vaccino uguale sicurezza, la martellante ed ubiqua propaganda di “scienza=verità”,
    la costante presenza sui media di virologi in cerca di notorietà, la pressochè totale mancanza di
    controlli considerata la nullità del green pass, in tema di sicurezza, e gli enormi interessi economici,
    geopolitici e politici che girano attorno alla pandemia non mi fanno ben sperare nell’ immediato.
    Bisognerebbe non allentare le precauzioni: mascherine, distanziamento, robusti “ristori”
    alle attività che più incoraggiano l’ assembramento e che dovrebbero rimanere chiuse,
    controlli e tracciamento.”

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    • non ho letto l’articolo, per cui non se il virgolettato sia tratto da questo o sia farina del suo sacco

      ma

      il vaccino non da sicurezza di nulla, nella medicina “sicurezza” è un termine che non esiste e lo usano
      solo i ciarlatani.

      i vaccini abbassano il rischio che la malattia evolva al peggio con un valore di protezione
      stimato al 90-95(inizialmente)% di non finire in terapia intensiva (ovvero il rischio rimane)
      degradando la malattia a sintomi più gestibili normalmente e più passeggeri, sempre tenendo conto
      dello stato di salute della persona (anche se a volte non basta essere “sani” dato che pare esistano
      caratteristiche genetiche che aumentano la classe di rischio personale)

      la scienza non è mai verità assoluta, ma è in attesa di essere smentita da nuove teoriche che però devono
      essere poi confermate in via sperimentale e in modo che siano riproducibili anche da terzi
      altrimenti si chiamano ipotesi

      solo i no vax e affini hanno verità assolute condite da teorie fantasiose, non sperimentate
      ne sperimentabili, ma sicuramente vere

      sul fatto che si siano allentate troppo le cinghie, a volte pare così, ma i numeri, in Italia, al momento dicono altro
      al contrario di ciò che accade in uk, ma li le hanno allentate ancora di più e da prima.

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  2. eh! si

    se non arrivi ad una percentuale di un numero,
    ma vuoi arrivare traguardare quel valore percentuale,
    aumenti la base su cui calcoli la percentuale

    ma nessuno che lo proponga per in Nobel si statistica?

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  3. “su 712 casi di positività al Covid più del 40% risultano vaccinati con doppia dose”
    ————————————–

    Come al solito si “dimenticano” di fare le proporzioni.

    Quel 40% vs 60% su che grandezze di popolazione?

    Se prendiamo 100 persone, 80 vaccinate e 20 no, e di questi si contagiano 4 vaccinati e 6 non vaccinati, abbiamo:

    4/80 vs 6/20

    ovvero

    5% vs 30%

    ovvero i non vaccinati hanno 6 volte, + 500%, la probabilità di contagiarsi rispetto ai non vaccinati, tralasciando tutto l’importante discorso sul fatto che i casi più gravi riguardano i non vaccinati.

    E’ una differenza enorme, ma il mago giornalista riesce a far credere agli ingenui che il vaccino non sia servito a niente.

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    • Guido
      👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
      Hai spiegato benissimo un “meccanismo” statistico che i sedicenti scienziati novax ignorano, più o meno volutamente.

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  4. E’ ancora presto per esprimere giudizi. Occorre ricordare che nessuna pandemia è infinita e che nel giro di tra anni tutte si sono esaurite da sè. Difficile quindi indicare meriti o demeriti in una situazione tanto complicata. Si naviga a vista, come è ormai chiaro a tutti.
    Certo “aprire tutto” senza alcun controllo non aiuta, e lo stiamo vedendo.

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