
(FRANCESCO PACIFICO – Il Messaggero) – Il Mister Wolf di Enrico Michetti si chiama Guido Bertolaso. Se eletto, l’avvocato-tribuno, candidato del centrodestra al Campidoglio, ha annunciato che sarà l’ex capo della Protezione civile a occuparsi in qualità di supercommissario del Giubileo del 2025 e dell’emergenza rifiuti.
«Non mi tiro indietro – la risposta di Bertolaso – Con Prodi e D’Alema mi sono occupato del Giubileo nel 2000, con Prodi e Berlusconi dei rifiuti. Sono pronto a rifare quello che ho già fatto». Sull’Anno Santo sta lavorando da tempo anche il suo avversario per la poltrona di sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. L’ex ministro dell’Economia, nelle scorse settimane, non soltanto aveva annunciato che servono almeno due miliardi in più per le opere per il Giubileo, ma non aveva escluso la necessità di nominare un commissario per velocizzare le opere.
Negli ultimi giorni, però, ha cambiato registro. Ieri, dopo l’uscita di Michetti, ha scelto un approccio molto istituzionale: «Incontrerò governo e il presidente Draghi per verificare la governance migliore per il Giubileo». Anche perché da Palazzo Chigi a breve arriveranno novità sul tema, con il governo che potrebbe rilanciare il modello seguito del 2020: un’agenzia per la promozione e l’accoglienza dei pellegrini, con il sindaco di Roma commissario (e un suo vice più operativo) che si concentrerebbe sulla progettazione e l’apertura dei cantieri.
E in quest’ ottica Gualtieri non solo è in contatto con Palazzo Chigi per discutere delle futura governance, ma ha mobilitato il centrosinistra per aumentare già in manovra il finanziamento per l’Anno Santo di 2 miliardi e ha già individuato una serie di opere per le quali mancano i fondi necessari. Per il ruolo di vicecommissario, dicono dal centrosinistra, non dispiacerebbe un generale, ricalcando l’esperienza di Francesco Paolo Figliuolo sui vaccini.
Mancano poco più di tre anni all’apertura della Porta Santa e la macchina organizzativa dell’evento, di fatto, non è stata ancora avviata. C’è una commissione dove siedono assieme il presidente del Consiglio (che la presiede), i ministri competenti, alcuni parlamentari e i rappresentanti degli enti locali. Non è stata ancora quantificata l’entità degli investimenti (la cifra oscilla tra uno e due miliardi di euro) o aperto il tavolo paritetico con la Santa Sede per organizzare il Giubileo. Dopo il ballottaggio il governo dovrebbe presentare un decreto per delineare la governance nelle strutture che organizzeranno l’Anno Santo. Non è escluso neppure che l’atto finisca in un emendamento alla manovra. Come detto, in molti scommettono sullo schema del Grande Giubileo del 2000: un’agenzia dove confluiranno tutti i soggetti interessati e un sindaco di Roma commissario, che a sua volta sceglierà con Palazzo Chigi un vicecommissario più operativo.
Per la cronaca, per l’Anno Santo del 2000, quel ruolo fu ricoperto da Guido Bertolaso. Vuoi per la sua esperienza, vuoi perché siamo vicini al ballottaggio e il nome dell’ex capo della Protezione civile ha un suo certo peso, ieri Michetti ha investito Bertolaso della carica di supercommissario. «Mi piacerebbe – ha spiegato l’avvocato-tributo – che lui assumesse un ruolo commissariale per contribuire a risolvere i problemi di Roma, così come fece con il Governo Berlusconi per risolvere l’emergenza rifiuti a Napoli e con il Sindaco Rutelli e il Governo Prodi per organizzare il Giubileo del 2000. Sono pronto a proporre al Governo il nome di Bertolaso per un incarico istituzionale di questo tipo».
L’ACCORDO
Nei giorni scorsi Michetti e Bertolaso si sono sentiti per concordare l’operazione. L’annuncio doveva arrivare nell’ultimo giorno di campagna utile per il ballottaggio. Proprio l’ex numero uno della Protezione civile era stato vicino all’essere candidato alla poltrona di sindaco per lo stesso schieramento: lanciato da Silvio Berlusconi e poi dal segretario leghista Matteo Salvini, aveva rinunciato – ufficialmente «per stare vicino alla famiglia» – anche per i dubbi della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Prima del ballottaggio, aveva scatenato polemiche nel Centrodestra la sua proposta di riaprire la discarica di Malagrotta.
Ma il passato è il passato e ieri Bertolaso ha accettato l’investitura e si è anche speso in un endorsement per l’amministrativista, definito «un romano di Roma, bravo ed entusiasta. Se vincerà – ha spiegato via social – come mi auguro Enrico Michetti, mi metterò a disposizione per fare il Commissario per contribuire a risolvere le emergenze di Roma, perché significherebbe lavorare per il mio Paese, per la mia città che amo tantissimo.
Ovviamente, sempre gratis come sto facendo adesso in Lombardia»». Visto il clima, ecco una stoccata contro Gualtieri e il Centrosinistra: «Se vincesse lui, nominerebbero un altro commissario… qualcuno come Arcuri o qualcosa del genere. Non ci dimentichiamo che Gualtieri è stato ministro dell’Economia nel Conte due, che, a mio modesto avviso, ha delle grandissime responsabilità per quello che è successo in Italia con l’epidemia di Covid». Mentre eleggere Michetti il 17 e il 18 ottobre, la sua conclusione, «è un’opportunità per far rinascere Roma. Non sprechiamola».
Mossa di Michetti in fuga. “Bertolaso commissario”
(di Ilaria Proietti – Il Fatto Quotidiano) – E ora il centrodestra a Roma si attacca a San Guido, come aveva già fatto in Lombardia quando la Regione, causa tandem micidiale Fontana-Gallera, era stata travolta dall’emergenza coronavirus: Enrico Michetti in vista del ballottaggio di domenica prossima che incoronerà il nuovo sindaco della Capitale, mette sul tavolo la carta di Guido Bertolaso. Nel tentativo disperato di recuperare gli elettori di Carlo Calenda che, facendo breccia tra gli elettori di centrodestra, aveva indicato come suo vice proprio l’ex capo della Protezione civile: “Mi piacerebbe che Bertolaso assumesse un ruolo commissariale per contribuire a risolvere i problemi di Roma, così come fece con il governo Berlusconi per risolvere l’emergenza rifiuti a Napoli e con il sindaco Rutelli e il governo Prodi per organizzare il Giubileo del 2000” ha detto ieri Michetti, che appena un mese fa aveva invece stoppato le indiscrezioni su un coinvolgimento di Bertolaso che, non è un mistero, Forza Italia e Lega avrebbero voluto candidare al suo posto salvo trovarselo corteggiato dal leader di Azione.
Ora pur di recuperare il tesoretto di voti di Calenda che vale oro per la contesa contro il dem Roberto Gualtieri, Michetti promette di auto-commissariarsi: in caso di vittoria piazzerebbe Bertolaso a risolvere “i problemi della città”. L’ex capo della Protezione civile andrebbe a dirigere la macchina del Giubileo del 2025 e perché no, a occuparsi delle emergenze di Roma.
A partire dalla monnezza su cui Bertolaso ha già pronta la ricetta: realizzare nell’area nord est della Capitale (ossia sulla Salaria “dove sta un aeroporto dove atterrano tre aerei al giorno”) un termovalorizzatore o un impianto di gassificazione. E, da subito, riaprire la discarica di Malagrotta facendo rientrare in gioco il ras dei rifiuti romani, Manlio Cerroni: “Finché c’è stato il re della spazzatura a Roma, Roma era pulita: da quando hanno iniziato a massacrarlo la città è diventata più sporca di Italia”, ha spiegato qualche giorno fa Bertolaso che conosce la città e i suoi protagonisti: la sua stella, del resto, aveva cominciato a risplendere con il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, che lo aveva voluto per l’organizzazione del Giubileo del 2000.
Era stato invece Romano Prodi, col sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta, nel 2006, a spedirlo in Campania a rimediare al disastro dei rifiuti in Campania, regione allora guidata da Antonio Bassolino con Rosa Russo Iervolino sindaco di Napoli. Poi Bertolaso era entrato progressivamente nell’orbita di Silvio Berlusconi che da premier lo aveva fatto sottosegretario alla Protezione civile europea e, di fatto, commissario a tutto: dai Grandi eventi al terremoto di L’Aquila fino al G8 della Maddalena, con tutta la scia di polemiche e inchieste giudiziarie durate un decennio che ne hanno offuscato l’immagine.
Ora di nuovo in spolvero ché per il centrodestra (che pure in passato lo ha scaricato come era accaduto per la scelta del candidato sindaco di Roma nel 2016, per tacere del periodo buio dei processi) è una ciambella di salvataggio, mentre per Calenda e Matteo Renzi è l’uomo giusto per far venire le bolle al centrosinistra che lo ha rinnegato dopo averlo fatto grande. “Se Michetti dovesse vincere e fare una proposta al governo e se il presidente del Consiglio riterrà opportuno che io debba lavorare per la mia città, non mi tirerei certo indietro. Se vince Gualtieri nomineranno un altro commissario, qualcuno come Arcuri” ha commentato Bertolaso, che confida in Michetti e in un cenno di Mario Draghi.
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Caro romano: come caschi, caschi male! Stai dentro na’ botte de fero ma ar buio e insieme ai sorci e ai pidocchi! E mo’ sì che so’ cazzi tui! Sarà tutto n’ber cantiere per un po’, e artro che viabbilità, poi rimarranno i cocci e li debbiti. Pe’ a’ monnezza se ‘nventeranno n’artro buco ner viterbese pe’ fa’ contenti i punzuti, o un ber bruciatore colorato de verde pe’ nasconne la vergogna e distribuí prebende e cancro un tanto ar chilo. Intanto mo’ scegli tra chi te vo’ rubbà a’ faccia e chi a’ dignità.
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“… E, da subito, riaprire la discarica di Malagrotta facendo rientrare in gioco il ras dei rifiuti romani, Manlio Cerroni: “Finché c’è stato il re della spazzatura a Roma, Roma era pulita: da quando hanno iniziato a massacrarlo la città è diventata più sporca di Italia””
No, ma non suona mafioso, il concetto… 🤦🏻♀️
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Michetti inciampa su se stesso. Dopo l’improvvido riferimento a Bertolaso ci mancava giusto l’attacco agli ebrei! Roma sarà pure una città a base fascista ma magari quanto avvenuto con la manifestazione NoVax infiltrata di fascisti avrà disgustato qualcuno.
Marcello Rocco ·
Assaltare la sede della CGIL, a Roma, con spranghe di ferro, bastoni di legno, perpetrando violenze di ogni tipo tra un saluto romano e slogan tipo: “LI BER TÀ..COMUNISTI NAZISTI..CI RIPRENDIAMO ROMA…” non è sinonimo di democrazia ma l’ostentazione del peggior fascismo con la scusa dell’emergenza sanitaria legata al covid-19 e ai provvedimenti adottati per contenere la propagazione del virus.
Il Governo deve avere il coraggio di far rispettare la legge Scelba contro l’apologia del fascismo e la legge Mancino che punisce chi istiga a commettere o commette atti di violenza o di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi con una reclusione da 6 mesi a quattro anni.
Pertanto Forza Nuova, rea d’aver commesso tali crimini, va sciolta e chi la capeggia arrestato come prevede la “XII disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana”:
“È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dalla entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.”
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Chi ha rivendicato l’attacco di ieri a favore di telecamere: Roberto Fiore!
Vogliono far morire la protesta….Fiore è solo un pupazzo. È bastato mettere qualche bruto armato di manganello, allenato nelle curve degli stadi, e tatuato e son partiti i cori angelici dei giornalini “Abbasso lo squadrismo e il fascismo” e lunedì con i Cobas altri cori “Abbasso il comunismo” e poi “Viva Draghi il salvatore e il redentore” “I No Vax attaccano i difensori del lavoro”!
https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/254-focus/69259-quando-fragala-disse-roberto-fiore-agente-dei-servizi-inglesi.html
https://www.google.com/amp/s/www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/31/processo-strage-bologna-roberto-fiore-in-aula-depistate-le-indagini-per-spostarle-su-terza-posizione/4734918/amp/
https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/cronaca/21_agosto_19/neofascisti-dietro-cortei-no-vax-l-indagine-procura-padova-9dc5b634-00b9-11ec-94f2-e0432c13a3ec.shtml
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“Michetti cala l’asso Bertolaso..:” ecco… con la lettura mi son fermato qui…
EhhhhpoveraItaliaporcapalettaehh!!!
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Si, appunto….da leggersi “Michetti cala lo stasso Bertolaso reginetto dei massaggi fisioteraprostituti che sogna l’Africa ma è sempre qui a promettere di risolvere problemi che invece complica pagato profumatamente e sponsorizzato da tutti i politicanti suffragette che lo sventolano come una bandiera di qualità mentre il Paese affonda sempre più nel degrado nella crisi e nel malaffare di cui sono tutti responsabili sponsor e causa”.
Michetti proponendo di far risolvere il problema dei rifiuti da Bertolaso sta già ammettendo di non avere soluzioni, di essersi candidato senza la minima programmazione, senza alcun tipo di idea, senza alcuna capacità. Michetti ha già alzato bandiera bianca. Meno male però che c’è Draghi, lui sì che moltiplicherà le discariche e gli inceneritori, come un il Cristo moltiplicò i pani e i pesci.
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Michetti vuole proprio perdere le elezioni, eh?
Pure Bertoladro. A questo punto candidasse pure Capezzone.
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‘sto tipo è peggio del prezzemolo e periodicamente qualcuno cerca di ributtarlo sul tavolo da gioco come si lanciano i dadi. Si vede che è molto bravo, bravissimo anzi, … a ripagare i sostegni che riceve.
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