(tpi.it) – Non attendevano altro, la sua sconfitta è stata pregustata a lungo. Appena è scoccata l’ora X, è entrato in azione il club dei ‘gongolanti contro Virginia Raggi’. Manco a dirlo Il Foglio ha titolato con “l’addio” alla sindaca, aggiungendo “il vento stavolta è cambiato sul serio”, scimmiottando la frase (“il vento sta cambiando”) con cui lei celebrò la vittoria del 2016. Al termine di un articolo in cui il giubilo per l’epitaffio è incontenibile: “Fa (Raggi, ndr) saluti da passante. Ormai è il passato”. Sipario. Come quello che cala, testualmente, il Corriere della Sera, che definisce l’ormai ex sindaca “più testarda di un sampietrino” per aver scelto di ricandidarsi. E non sembra un complimento: leggendolo suona come uno dei tanti sfottò.

In questa sinfonia anti-raggista, non poteva mancare Il Messaggero, coriaceo megafono dell’opposizione capitolina. Addirittura viene raccontato, con piglio ironico, “che i cinghiali raccolgono la spazzatura prima dell’Ama”, mettendo sul conto della sindaca anche l’incendio al Ponte dell’Industria. Insomma, tutta colpa della Raggi.