Estratto dell’editoriale di Marco Travaglio sul Il Fatto Quotidiano del 22/08/2021 dal titolo “Sòla che Sorgi” – Almeno un effetto collaterale positivo la vittoria talebana l’ha avuto: ha resuscitato in Italia la stampa umoristica, con titoli da far invidia al compianto “Cuore”. L’altroieri ha vinto Libero con lo strepitoso “Conte sta con i talebani. L’avvocato dei tagliagole” (come del resto Libero, che il giorno prima titolava “Col ‘diavolo’ bisognerà trattare. Sedersi al tavolo col nemico a volte è necessario”), ex aequo con La Stampa (“La fuga degli sciatori”). Ieri il Giornale ha riagguantato il primato col sontuoso “I talebani ringraziano Cina e Cinque Stelle”. È noto infatti che i Talebani han vinto la guerra dei vent’anni grazie all’appoggio paritario prima di Pechino e poi del M5S (subentrato ai cinesi nella staffetta afghana nel 2009). Repubblica si difende come può, anche perché Sambuca Molinari non riesce ancora a pronunciare la parola “disfatta” e, appena finita una guerra, già ne sogna un’altra, stavolta civile (“Le milizie dei signori della guerra combattono contro i talebani”, evvai!), mentre Nando Mericoni-Merlo, inconsolabile per la mancata esportazione della democrazia/civiltà, continua a rastrellare gli “italebani”, veri artefici del trionfo dei mullah. Noi però siamo preoccupati per Marcello Sorgi, rimasto aggrappato al carrello dell’ultimo cargo decollato da Kabul e dimenticato da tutti lì appeso. […]