Attenzione: per tutta la settimana sul Foglio c’è la vita di Mario Draghi a puntate.
Già assurto allo status di venerabile, gli si dedicano biografie mentre è ancora tra di noi. Anzi: mentre è all’apogeo della sua carriera politica.

(Il Fatto Quotidiano) – Attenzione: per tutta la settimana sul Foglio c’è la vita di Mario Draghi a puntate.
Già assurto allo status di venerabile, gli si dedicano biografie mentre è ancora tra di noi. Anzi: mentre è all’apogeo della sua carriera politica.
Nel primo episodio pubblicato ieri – sulla genesi dell’epico “whatever it takes” – si inizia a tratteggiare il ritratto di un uomo ovviamente straordinario.
“La narrativa dominante ne sottolinea la competenza, il carisma, il coraggio”.
Ma non dimentichiamoci che Draghi è anche belloccio: “Il pubblico femminile gli riconosce un certo charme” e “lui lo sa”.
È un “servitore dello Stato di levatura pari alla sua imperscrutabilità”, che “rifugge dai luoghi e dagli appuntamenti mondani, se deve andare a vedere la Roma, la sua squadra del cuore, va in curva” (e in effetti ce lo vediamo in Sud, nella parte bassa della gradinata, abbracciato ar Brasiliano o al nazista Giuliano Castellino).
“Per chi conosce la sua sobrietà, Draghi è forse il primo a non apprezzare la retorica celebrativa”. Insomma a lui non piace che i giornali gli lecchino il culo in questa maniera e Il Foglio lo sa, ma se ne frega.
Ai suoi lettori, insieme alla Dragheide, regalerà un rosario.