Due paroline ad Alessandro Di Battista: dalla teoria alla pratica

(Stefano Rossi) – Ho ascoltato con interesse e rispetto il suo intervento a difesa della regola che limita il mandato parlamentare, per il Movimento 5 Stelle, a due legislature. Quando Lei, con sincera onestà, non lo dubito, ha detto che conosce bene il palazzo e che dopo tanti anni alla fine un parlamentare pensa più ai propri interessi che a quello dei cittadini, ho avuto un sussulto.

Pensavo al Prof. Sileri o a Luigi Di Maio. Il secondo si appresta a finire la seconda legislatura da ministro degli Esteri dopo aver svolto diversi incarichi importanti. Tocca a lui smorzare l’incidente diplomatico con la Turchia causato, ma tu guarda alle volte il caso, proprio da quello ritenuto il più bravo, il più professionale, il più autorevole: Draghi che ha parlato come potrei parlare io al bar de Nando a piazza Giovenale.

Il suo discorso, in teoria, è corretto ma poi ci si deve scontrare con la realtà. Vuol sapere oggi qual è la realtà? Nel 2015, l’Ufficio di Presidenza del Senato e della Camera dei Deputati abolirono i vitalizi ad alcuni parlamentari condannati per gravi reati. Il Movimento 5 Stelle, Lei lo ricorderà senz’altro, votò contro in quanto la delibera, di fatto, andava a salvare i più rispetto ai meno colpiti dal provvedimento. Ma era già qualcosa. Oggi si apprende che la Commissione Contenziosa del Senato della Repubblica ha annullato quella delibera facendo rivivere il vitalizio a quei parlamentari, come Formigoni, ai quali era stato tolto questo vitalizio.

Ora, so bene che è solo un esempio, ma le regole parlamentari sono dettate dal Diritto Parlamentare che non è per tutti. Non si possono prendere delle persone al bar e metterle dentro una commissione perché alla fine rimangono stritolati da regole, cavilli, prassi, precedenti che si assimilano solo dopo anni di esperienza. Proprio ora che il Movimento ha finito il rodaggio e marcia di suo ecco che si azzera il motore e si ricomincia da capo.

Questa, mi scusi, è pura follia! Lei sa bene che nella Lega, movimento che nacque, più o meno, da cittadini stanchi di vedere una politica per pochi e non per molti, c’è un certo Calderoli, e non è l’unico, che passa come uno dei massimi esperti in Diritto Parlamentare. Lui è lì da decenni.

Ecco, Lei vorrebbe che i parlamentari del Movimento, con esperienza, vadano via per lasciare il posto a gente che non sa nemmeno dove si trova la buvette per un caffè e magari pensano che Calderoli sia una ridente località della Basilicata. Non parlo poi di come il Movimento si dovrebbe difendere da una stampa vergognosa che oscura le condanne e i commissariamenti di Zingaretti (dirigenti e rifiuti) e attacca falsamente la Raggi, questo merita un discorso a parte.

Ripensateci. La politica ha bisogno di un Movimento con esperienza non per fare, a vita, sempre e solo  le prime esperienze. Prima o poi bisogna diventare adulti.

33 replies

    • No meglio fare pappa e ciccia con la Lega, che vi ha pure fregato con la
      legge DL n. 4 del 2019 Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e PENSIONI !
      che “sospende il pagamento dei trattamenti previdenziali SOLO a chi è condannato per reati che sono di stampo mafioso o terroristico” Quindi non è il caso di Formigoni.

      Ecco perchè chi non ha mai governato e non ha esperienza si ritrova a fare una legge di ………….

      E la Lega approvava , per forza esperti di casta come sono

      Bastava non mettere PENSIONI !

      Nel 2015, l’Ufficio di Presidenza del Senato e della Camera dei Deputati abolirono i vitalizi ad alcuni parlamentari condannati per gravi
      reati. Qualche esperto leghista alla prima occasione ha trovato il rimedio e alla legge DL n.4 del 2019 ha aggiunto astutamente
      e PENSIONI,- ci penserà la Commissione contenziosa al Senato – PRESIDENTE DEL SENATO – Maria Elisabetta Alberti Casellati
      e i componenti scelti da lei – un forzista in attesa di vitalizio, un leghista ,una leghista ex M5S – Les jeux sont faits.

      Chi ha contribuito a fare questa legge Giulia Bongiorno?, Lei si che di leggi se ne intende

      Il giornalista ha ragione da vendere, metteteci sempre gente onesta e inesperta e avrete sempre qualcuno che vi frega

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  1. @stefano rossi
    Il tuo ragionamento non fa una piega, fa solo pieta e schifo,
    Infatti con gente come te avremmo tutti dei calderoli, dei casini, formigoni, gasparri, cazzari verdi e meloni urlatrici da decenni abbarbicati alla poltrona pur non riuscendo neppure a decifrare un dl.
    Pora itaglia.

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  2. Sonno d’accordo con Cagliostro, ma poi sto rossi scrive
    Proprio ora che il Movimento ha finito il rodaggio e marcia di suo

    Marcia ?! Marciaaa? intende dire marcia nel senso di marcio…il M5S in parlamento ormai è marcio altro che marcia.

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    • …intende dire che rossi è uno sporco piddino. E ora che il fu m5s è uguale al piddi è contento.

      Infatti quel FARABUTTO di formigoni non è un LADRO e un DELINQUENTE.

      Quindi deve avere il vitalizio di 7k al mese più tutti gli arretrati.

      Questo è il senso centrale della cosa, non i due mandati, ma questo. Hanno vinti i DELINQUENTI. E il m5s è come il piddi. Quindi i delinquenti potranno fare quel che cazzo vorranno. Questo è il messaggio, lascite stare i due o tre mandati, che sono cazzate secondarie per imbrogliarvi e parlar d’altro.

      Facendo passare questo il m5s ha dichiarato quello che SARA’. Pappa e ciccia con…la meglio gioventù. E ‘questo il punto centrale. Solo questo.

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  3. Qualche giornalista come questo se non esisyesse sarebbe meglio IL M5Stelle dopo queste decisioni lo avrei voluto vedere sui tetti anziché far passare tutto senza più un sussulto.

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  4. Il M5S è talmente maturato, che cade dal pero un giorno si e l’altro pure, vedi forminchioni, vedi Autostrade, vedi ALITALIA, vedi trivelle, vedi fondi all’editoria, vedi finanziamenti militari, mi fermo perchè faccio notte.

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  5. ecco un altro che difende i poltronari che dopo essere entrati in parlamento vogliono restarci a vita per farsi i hazzi propri, quelli dei familiari e, se ne avanza, degli amici e amici degli amici… e pure se capita – da buongustai – per non buttare via niente come succede con i maiali, quelli dei mafiosi, ladri, corrotti e corruttori…!

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  6. Due o tre mandati, quattro o ventimila, più che regolamento anticasta da una parte e sviscerato amore per le poltrone dall’altra, mi sembra una discussione senza una fine apparente: meglio onesti e ingenui o cosi così e marpioni smaliziati. La rispost è…??
    La risposta è da un’altra parte: che dire di una vera legge elettorale con il proporzionale puro (un metodo D’Hondt bello pulito) a base regionale con preferenze, sbarramento e primarie ove sia necessario?
    Nel caso sarebbero gli elettori (i veri sovrani della Repubblica) a decidere chi va in Parlamento e chi rimane a casa a leccarsi le ferite.
    Forse per questo i politici (specialmente il PD) non ne vogliono neppure parlere di proporzionale puro.

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  7. è una visione piuttosto molto individualistica del ruolo di parlamentare. Chi lascia dopo i due mandati dovrebbe mettersi al servizio delle reclute, istruendole tra l’altro sui trabocchetti del palazzo. La politica dovrebbe anche essere condivisione delle esperienze maturate (a partire dagli errori fatti). Più in generale, gli ex dovrebbero contribuire a formare la futura classe dirigente (a tutti i livelli, dal consigliere circoscrizionale al parlamentare). Sarebbe anche un modo generoso di restituire alla collettività un po’ quanto si è ricevuto dalla politica. Mi stupisce che nessuno, nemmeno Di Battista, faccia mai questo discorso per sostenere la regola dei due mandati.

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  8. Sono d’accordo su tutto la regola dei due mandati è una stronzata. Certo che questa gentaglia di Destra e Sinistra fa come gli pare e fa schifo in una maniera indicibile. Ma sono gli Italiani che li votano. Non è che se obblighi i tuoi a fare due soli mandati e a non prendete finanziamento pubblico risolvi la questione

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  9. Caro Sig. Rossi
    Non so dalle sue parti, ma dalle mie il QI della gente è più che sufficiente per imparare a fare qualcosa, anche di complicato, in un tempo ragionevole (mesi??). Ora considerando che due mandati equivalgono al massimo a 10 dico 10 anni, beh se il suo ragionamento ha un senso questo significa che i suoi parlamentari grillini sono alquanto suonati. Credo invece che il vincolo dei due mandati sia una di quelle poche cose che faccia ancora la differenza con gli altri politici. Il suo richiamo appare invece alquanto inquietante.

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      • Dai, che ci eravamo capiti.
        Il “mai” era un’iperbole…ed una sensazione dovuta ai continui cambi ALMENO di PDC.
        Vogliamo dire ‘raramente’ o, comunque, non in modo regolare, tanto da non potersi fidare a crearci una regola sopra?
        Specie se c’è ancora Lawrenzie d’Arabia in giro a picconare pdc e/o governi NON presieduti da lui…

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  10. Chi parla di estendere il mandato oltre 2 legislature è un poltronaro e un sodomita,
    In parlamento abbiamo 330 grillini di cui oltre il 50% sono alla prima legislatura ricandidabili e che possono tranquillamente ricoprire cariche importanti e sostituire i poltronari.

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  11. Così com’ è, il limite dei due mandati non risolve il problema che a suo tempo era stato sollevato (il professionismo della politica come premessa per la creazione di piccoli imperi personali), ma rappresenta solo un regalo agli avversari, pertanto sono d’accordo col Signor Rossi.

    Non è il tempo trascorso a contare, ma le capacità dimostrate sul campo. Darsi un limite è giusto e per certi aspetti anche doveroso, ma non può essere unicamente un limite temporale che, ogni due giri di giostra, azzera sistematicamente l’esperienza accumulata, penalizzando indiscriminatamente tutti senza premiare in alcun modo chi si è invece dimostrato all’altezza. I meno meritevoli devono essere scartati anche dopo una sola legislatura, o anche prima nei casi più indecenti (ma questo già avviene con le espulsioni), mentre chi serve gli interessi del popolo con lealtà ed abnegazione deve essere messo nelle condizioni di continuare a farlo il più a lungo possibile.
    Queste sono le basi per la creazione di una classe dirigente che aspiri a governare il Paese meglio di quanto non sia mai stato fatto, e che deve funzonare come funziona ogni altra squadra (la metafora calcistica è calzante, in questo caso); semmai, si tratta di stabilire come vada misurato il merito, se tramite criteri oggettivi oppure affidandosi ad un garante (o ad un mix di queste cose).

    Ribadisco che il vero e principale problema di fondo è il metodo di selezione della classe dirigente: se ne avessimo avuta una valida, il problema non si sarebbe nemmeno posto, perchè la Nazione sarebbe amministrata con meno avidità. Quello pentastellato, voluto da Grillo e che prendeva in considerazione, sostanzialmente, solo la fedina penale, può essere una base ma rappresenta solo le fondamenta, mentre la casa è ancora tutta da costruire.

    Al limite, un discorso basato solo sull’orizzonte temporale potrebbe avere senso qualora si trovi il modo di applicarlo indistintamente a tutte le forze politiche, altrimenti diventa solo un modo come un altro per fare gli splendidi coi propri adepti, ponendosi sul piedistallo dicendo: “visto come siamo bravi noi, che combattiamo con una mano dietro la schiena?”. Peccato che, quando si esce dai discorsi teorici e si prova a comportarsi così nella realtà, il risultato è che il primo che passa e che non si fa problemi ad utilizzare entrambe le mani, basta e avanza per farti una faccia così di schiaffi.

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    • Caro Dio, (da non confondere con l’omonimo nei cieli, spero) oltre alle espulsioni, che non servono a molto, visto che l’eletto continua a fare il parlamentare grazie al gentile omaggio del Movimento, c’è anche la “Revoca degli eletti” procedura elettorale per rimuovere il politico prima della fine della legislatura.
      In pratica gli stessi elettori che lo hanno eletto lo rimandano a casa.
      In una dozzina di Stati sparsi per il mondo questa procedura è già legge.

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      • Caro Salazar, l’idea sarebbe ottima e meritevole di maggior approfondimento (con particolare interesse per il “come”), ma prima avrei un paio di però.

        Innanzitutto, vale quanto ho già esposto per il limite dei due mandati: o vale per tutti, oppure giocare con regole più stringenti che valgono solo per qualcuno (e pure per sua stessa scelta) a mio avviso è una forma di masochismo che serve solo a consegnare agli avversari la corda con cui finire impiccato ad una coerenza che è sacrosanta sì, ma solo quando non fa a pugni col buonsenso (altrimenti diventa stupidità). Oltretutto, questo tipo di atteggiamento può anche finire con l’essere percepito da molti come un modo di ammantarsi di una presunta superiorità morale che, alla lunga, risulta antipatica (inutilmente, perchè è coi fatti e non con i piedistalli che si dimostra il proprio valore, ma è inevitabile che chi ambisca a rappresentare seriamente la Nazione debba tenere in considerazione anche questo genere di “frivolezze”).

        Inoltre, stai parlando di un procedimento che è sicuro indice di una democrazia sana e matura: ammesso (ma non concesso) che in Italia esistano le condizioni perchè, almeno un domani, ambisca a diventarlo, va da sè che la cosa implicherebbe un certo stravolgimento sia legislativo che, presumibilmente, anche costituzionale, cosa che richiede (giustamente) maggioranze ben più ampie di quelle che un singolo partito possa mai sperare di avere (almeno dai tempi di mascellone). Perdonami ma io, a parte i 5stelle (o eventuali soggetti politici futuri), adesso come adesso non vedo nessuno degli altri schieramenti interessato a cedere ad altri (gli elettori) il principale mezzo di esercizio del potere degli ultimi vent’anni, ovvero le nomine, per cui resta da capire chi dovrebbe realizzare una cosa del genere; stante l’assenza di altri proponenti, questa è destinata a rimanere un’utopia (in compagnia di tante altre belle cose che, altrove, rappresentano da tempo la normalità).

        Peraltro, queste stesse obiezioni si potrebbero muovere anche all’altra soluzione, italicamente più nota, che spesso viene indicata per risolvere una volta per tutte il problema del modo in cui la rappresentanza viene esercitata, ossia il vincolo di mandato.

        Come già avvenuto in altre occasioni, mi corre obbligo morale di soddisfare la curiosità di chiunque manifesti dubbi sul mio nick: niente a che vedere con l’alto dei cieli (a me il basso della terra va benissimo), si tratta infatti di un riferimento al cantante heavy metal Ronnie James Dio, scomparso ormai da qualche tempo. Ho perfino cambiato l’avatar stamattina, illudendomi che questo fosse ancora più chiaro del precedente, ma non è certo una colpa non conoscerlo.

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    • Allora caro Dio, ecco la risposta al primo paragrafo: la revoca degli eletti per struttura assomiglia ad un referendum, con usuale raccolta di firme e percentuale minima di votanti. Per cui raggiunto il quorum, il risultato sarebbe valido e obbligatorio per tutti i partiti e per tutti i politici: dovrebbero andare e casa!
      Eppoi, la revoca parte dalla raccolta delle firme, non dai partiti, e qualcuno, tipo il PD per (non) fare nomi, tenterebbe immediatamente di mandare a casa qualche avversaro politico.
      Un’arma a doppio taglio, quindi, che forse potrebbe tentare più gente di quanta immaginiamo!

      Secondo paragrafo: vero, in questo periodo la democrazia italiana non è in grande spolvero, ma non dimentichiamo che il Movimento, nel bene o nel male, è riuscito a ridurre il numero dei parlamentari di ben 345 unità. Trecentoquarantacinque motivi di lutto, di lacrime e delusione per parecchi politici incalliti. Quindi, facciamoci un favore: guardiamo la cosa con un po’ di ottimismo e buone aspettative, marlgrado il periodo democrerticamente orrerndo.
      In fin dei conti avere un ideale non vuol dire raggiungerlo subito, ma andare politicamente verso il punto cardinale che si ritiene giusto.

      Per finire, in questo periodo la mia cantante preferita è Aida Garifullina: quanto di più lontano da Dio si possa immaginare. In senso strettamente profano, naturalmente!

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      • Salazar, non scambiare il mio realismo per pessimismo, non ho detto che non potrà mai succedere. Penso solo che, realisticamente parlando, sarebbe già un gran risultato riuscire almeno, un giorno, a vedere più di un’unica formazione ancora capace di fare politica onestamente, nell’interesse dei cittadini e non solo dei soliti loschi figuri; possibilmente, anche di vedute politicamente differenti, in modo da poter esercitare una vera scelta (non è il mio caso, ma resta vergognoso che chi abbia idee di destra sia costretto a scegliere solo tra ladri o mafiosi). Eventuali ulteriori migliorie della nostra democrazia richiederebbero tempi probabilmente superiori alla mia aspettativa di vita attiva, per cui mi perdonerai lo scarso entusiasmo.
        Però non ti dico beato te che credi ancora ai sogni, perchè ogni tanto capita pure che si avverino (anche se, quelle rare volte, poi non è mai come ti immaginavi), per cui non è mai giusto abbandonare la speranza.

        Ad esempio, il taglio dei parlamentari che hai citato rappresenta un grande traguardo (a mio avviso solo simbolico, ma anche i simboli sono importanti) proprio per questo motivo: per tipo mezzo secolo ha rappresentato la classica chimera, dato che se ne è sentito parlare periodicamente un po’ da tutte le parti, ma alla fine, ogni volta che qualcuno ne ha avuto la possibilità, è sempre finita che gli è tremata la mano, tanto che ormai l’argomento pareva destinato a ricoprire il ruolo di perenne esca per gonzi, da tirar fuori a colpo sicuro, che qualcuno ancora disposto a crederci lo si è sempre trovato.
        Poi è successo che sono arrivati gli scappati di casa e hanno portato a casa il risultato, nonostante diverse resistenze (protrattesi perfino dopo l’approvazione, vedi referendum confermativo) e addirittura estorcendolo al Pd (è bastato ricattarli sull’unica cosa a cui tengono veramente: la potrona), ovvero il partito più ipocrita della Storia Patria, specialmente dopo l’infiltrazione renziana (che in parte perdura tuttora).
        Ritengo il risultato puramente simbolico perchè, per come funzionano le cose, il fastidio di dover fare qualche nome in meno non rappresenta un grande disturbo per i manovratori, secondo me gli secca di più l’avergli tolto un argomento di sicura presa e grande effetto, di quelli sempre pronti alla bisogna (basta non farlo mai, e l’effetto è garantito, ma ora qualcuno gli ha rotto il giochino).

        Ti saluto e ti ringrazio per la chiacchierata, non senza aver precisato che a me piace tutta la musica (magari quella lirica un po’ meno, ma comunque non ne sono totalmente digiuno, così come di quella classica); certamente ho delle preferenze, ma preferisco non fossilizzarmi su di un solo genere. In particolare, quando ho cominciato ad usare questa firma, era un periodo in cui il buon vecchio Ronald James Padavona (il suo vero nome, che però in inglese suona come “daio”) andava fortissimo, avendo appena iniziato la carriera solista dopo l’esperienza con i Black Sabbath (al posto di Ozzy Osbourne, licenziato perchè troppo sballato). Erano i primi anni ottanta, non esisteva internet dunque nemmeno i nickname, ma erano appena arrivati i primi videogiochi da bar e io avevo cominciato a firmarmi così (anche perchè nella maggior parte potevi immettere solo tre lettere), e poi ho semplicemente continuato.

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    • X Jonny Dio o come ti chiami.

      Tu puoi selezionare anche Churchill, Roosvelt e Gandhi per la ‘classe politica’.

      MA se restano troppo a lungo ‘dentro’ il parlamento diventano SICURAMENTE MARCI.

      I 5 stelle che continuano a fare oltre i 2 mandati?

      Perché, non ti basta vedere come Gigino ha distrutto M5S per farsi solo ed esclusivamente i CAZZI SUOI?

      Ti sembra normale che con oltre 300 parlamentari le proteste contro la linea ufficiale siano state MENO della prima legislatura con 162 eletti?

      Ti sembra possibile che adesso i 5S discutano esclusivamente DEI CAZZI PROPRI, totalmente ignorando i ‘territori’ da cui provengono?

      Hanno detto qualcosa sull’aumento delle spese militari, loro che volevano uscire dal programma F-35? Lo sai che quest’anno il MISE finanzia le armi italiane con 3,5 miliardi, o facciamo finta di non saperlo?

      Hanno detto e sopratutto, FATTO qualcosa contro le ‘trivelle’ di Dragula?

      Hanno fatto qualcosa a parte far finta di indignarsi, per il vitalizio al Formigone?

      Oramai i bei tempi del Dibba sul tetto sono finiti per sempre.

      E questo perché quel traditore bibitaro maledetto ha voluto, ripeto: VOLUTO la mutazione genetica dei 5S, mentre i suoi compagni di scuola fanno carriera, mentre la Lombarda laziale si mette con il PD senza uscire dai 5 stelle.

      Queste cose NON SI FANNO. Non sono stati mandati in parlamento per inciuciare mentre la lombarda ci piglia pure per il culo citando Budda e mettendo le foto dei bruchi che diventano farfalle. Perché, il ‘cambiamento’ non è quello che ha avuto la politica per il contatto dei 5S. Ma sono i 5S come questa stro…za che sono rapidamente cambiati diventando marci pure loro stando troppo nel cesto.

      E ancora no, non la volete capire.

      NON CE NE E’ RIMASTO NESSUNO della ‘vecchia guardia’ ancora nei 5S che sia da riconfermare.

      Si si azzardassero nemmeno a farsi rivedere per le elezioni.

      Piuttosto voto Forza Italia che questi vermi traditori.

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      • @ SM
        Da cosa deriva questa tua incrollabile certezza? Se pensi che tanto sono tutti uguali, fai pure il salto della quaglia (ammesso che tu abbia mai davvero votato per i 5S, cosa di cui mi permetto di dubitare) e passa direttamente a Silvio senza tanti patemi, e soprattutto senza ammorbare gli altri con le tue frustrazioni, anzi affrettati perchè ogni occasione può essere l’ultima.

        A me non sembra che, finora, i 5S si siano venduti al miglior offerente come ho visto finora fare a tutti gli altri (tranne al tuo nuovo-vecchio eroe, ma solo perchè lui era già venduto prima della nascita, politicamente parlando).

        Non mi sembra neanche che il sempre bistrattato Gigino si sia fatto “solo ed esclusivamente i CAZZI SUOI”, essendo (oltre che un Ministro degli Esteri magari senza particolari lodi ma comunque decente, magari ti sei già dimenticato di quando al suo posto c’era Frattini Dry), tra le altre cose, l’autore di quello che ho già in altre occasioni definito come il più grande esproprio proletario dal dopoguerra (si parla di 18 miliardi di euro in tre anni finiti direttamente nelle tasche di gente che ha bisogno, senza pretendere nulla in cambio, in termini di denari, favori o voti, e pure senza i soliti intermediari usi a trattenere per sè la fetta più grossa), una roba che Robin Hood gli fa una pippa. Tra l’altro, non fosse stato per lui non ci sarebbe nemmeno stato il famoso 35%,

        Non commento il resto, ma non sono d’accordo praticamente su nulla, mi limito ad osservare che se pensavi che per avere in cambio la luna ti sarebbe bastato apporre una croce su di una scheda, probabilmente il problema non sono i 5S ma sei tu, che (almeno in questa occasione) ti sei comportato da ingenuo, quindi torna pure alla prima riga e scegliti un pifferaio più confacente.

        Però una cosa te la voglio dire lo stesso, riguardo alla tua certezza che la troppa permanenza in Parlamento sia sicuro sinonimo di marciume.
        L’ultimo caso di formazione politica in grado di proporre una forte rottura col passato (forse sei troppo giovane per ricordartelo) fu la Lega del Bossi prima maniera, e ti posso assicurare che ci mise MOOOLTO meno tempo a vendersi (gli altarini si sono scoperti solo in seguito, ma quando è successo è stato evidente fin da subito per tutti, ad eccezione di chi ha preferito non vedere), praticamente sono entrati a Roma al grido di Roma Ladrona ma prima di arrivare a Trastevere erano già con coltello, forchetta e tovagliolo, mentre si da’ il caso che la nota banda di scappati di casa, non solo abbia saputo resistere per tre anni alle tentazioni di servire interessi poco puliti in un ambiente che ne è costellato, ma è perfino riuscita a tener pulito il proprio cesto di mele eliminando tutte quelle che presentavano anche solo l’ombra di un’ammaccatura. Se per te queste son cose da niente (per me è la cosa più rivoluzionaria dal Sessantotto), è solo un’ulteriore prova che hai sbagliato indirizzo, torna da Papi che ti attende a braccia aperte (se hai una figlia minorenne ma non troppo, ancora meglio).

        Il giorno che ne sentirò parlar bene su Stampubblica e che potrò leggene le strepitose gesta in quel genere letterario a sè stante che sono le paginate-scendiletto sul Corsera, quello sarà il giorno in cui potrò darti ragione, ma fino ad allora il problema non sono loro, ma i disfattisti (o presunti tali) come te.

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  12. Come fai a non arrenderti se il tuo “avvocato” è pappa e ciccia con i tuoi avversari?
    A questo punto meglio sedersi e aspettare che la piena porti a valle i cadaveri e ripulisca le lordure.

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    • Perchè a me interessa solo il risultato. Se saranno davvero “pappa e ciccia” lo vedremo, ma partendo dal fatto che lavorare insieme non significa anche mangiare insieme. In ogni caso non ci si arrende MAI, dato che è il solo modo per essere sicuri di perdere. Come diceva quello, boia chi molla (c’è anche la versione dell’altra sponda, quel “don’t give up the fight” che chiude “get up, stand up” di Bob Marley, ma il concetto è il medesimo ed è sempre valido).

      Per inciso, dal guardare solo al risultato consegue il fatto che Conte non sia affatto “il mio avvocato” ma solo un politico che, caso raro, in questo momento ritengo degno di stima, e il Pd non sono per forza “i miei avversari”: potrebbero esserlo, oppure no, tutto dipende da quale è l’argomento di discussione e dalla loro posizione in merito; mi spiace, ma io non sono abituato a ragionare per partito preso, e men che meno disposto a delegare ad altri il mio pensiero critico.

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      • @ JONNY
        Approvo in toto il tuo argomentare ! È’ tutto chiaro per chi Vuol capire o ha la volontà di farsi un’ idea precisa sull’influenza che ha politica nell contesto e realtà del vivere quotidiano o comprendere al meglio il complesso mondo che intriga il politico politicante. Per il resto tempo sprecato : meglio lasciar perdere ! Saluti !

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      • Tanto questa non la legge nessuno, per cui chissene: colonna sonora (in una pregevole versione live) della rollata del dopocena…

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  13. I due mandati in parlamento sono quello che distingue i 5s dagli altri. rinunciarvi e’ morire. so che e’ dura cambiare vita dopo 10 anni ma mica si sta dicendo che devono trovarsi un lavoro. per carità’. possono fare i sindaci (se trovano i voti), i presidenti di regione, i consiglieri regionali, addirittura i ministri, viceministri, sottosegretari, ambasciatori… possono fare tante altre cose (se capaci). quello che non dovrebbero piu’ poter fare e’ il parlamentare. 10 anni sono piu’ che sufficienti. il ricambio e’ essenziale.

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