(di L. Giar. – Il Fatto Quotidiano) – Carlo Calenda è sempre molto sicuro di sé. Il problema arriva quando qualcuno si prende la briga di sottoporre a fact checking quel che dice. Ad esempio, di recente il leader di Azione si scalda molto per commentare i destini del governo Conte, spesso prendendosela con la “indecorosa pesca di responsabili”, in un contesto che rende “imbarazzante il pensiero che siano i responsabili a reggere un governo”. Giovi però ricordare che il partito di Calenda è costituito per intero da transfughi, essendo composto alla Camera da due ex 5 Stelle (Nunzio Angiola e Flora Frate) e da un ex berlusconiano (Enrico Costa), e al Senato dall’ex Pd Matteo Richetti.
Più tecnica la questione che riguarda l’ultima ospitata di Calenda a Piazzapulita, su La7. In un confronto col direttore de ilfattoquotidiano.it Peter Gomez, Calenda ha sentenziato: “Il tasso di mortalità italiano è al 3,5 per cento, quasi il doppio della Germania”. Come già ricordato in onda da Gomez, Calenda si riferisce al tasso di letalità, ovvero quello che calcola il numero di morti rispetto ai tamponi, non a quello di mortalità (morti per numero di abitanti). Ed è vero che l’Italia è tra i peggiori al mondo col 3,5, ma il dato lo ha interpretato più volte il professor Massimo Galli: “La nostra percentuale di morti rispetto ai casi diagnosticati dal 1° settembre ad oggi è identica a quella della Germania, cioè circa il 2 per cento”. Durante la prima ondata processavamo pochi tamponi e quasi solo riferiti ai sintomatici e ai loro contatti. Da quando il dato degli infetti è più affidabile, la percentuale si è uniformata. Di nuovo Calenda a Piazzapulita: “Il nostro Pil si attesterà al -9,9 per cento, contro il -7,1 della media europea”. In realtà gli ultimi dati Eurostat prevedono un -8,33, tanto che il Sole24Ore ha titolato: “Italia peggio della Germania ma meglio di Regno Unito e Spagna”. Che infatti perdono il 10 e l’11.
Ma è proprio il caso di commentare gli sproloqui di Pelo Superfluo Calenda?
Lui parla, anzi straparla, solo per picconare Conte e i 5S così come da mandato
di quel covo di serpi che è diventata (o è sempre stata?) Confindustria.
Lassatelo perde!
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Ma lasciamo perdere Calenda che è l’omologo di Renzi in un’altra delle innumerevoli coste del PD, ormai diviso in frazioni infinitesimali. Straparla senza più neanche sapere di cosa, per il solo gusto di parlare. Come Renzi… appunto. 🤷🏼♂️
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Purtroppo lo invitano ovunque e poco importa se spara balle, anzi, è proprio il motivo per cui lo fanno… è funzionale alla campagna indefessa di delegittimazione di Conte e dei 5s.
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Calenda e Renzi i due volti della stessa “arroganza”
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Premesso che condivido quanto sritto nell’articolo, perchè scrivere “fact checking” piuttosto che “verifica” che suona anche meglio?
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Antonio
fact checking è un lessico del giornalismo nato in USA,
fa più figo dirlo in inglese piuttosto che “Verifica dei fatti”
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Il discorso finale è: questo soggetto ma non solo lui sta in ottima compagnia, quasi tutti, sparano numeri a caso perchè l’informazione è questa impressionare gli ascoltatori creduloni, poi quando trovano la persona informata, onesta che li bacchetta e gli fa fare una figura di m….a cosa fanno interrompono di continuo, tergiversano. SVEGLIATEVI ITALIANI se questi personaggi e sapete bene a chi mi riferisco vanno al governo, per voi/noi sono volatili per diabetici cioè c…i amari.
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Si propalano bugie al FATTO perché proprio durannte quella puntaata di Piazza Pulita, Formigli verificando dati che venivano presi da fonti diverse confermava semmaai che avevano ragione sia Gomez che Calenda…
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