(Massimo Fini – massimofini.it) – Ci piacerebbe sapere a quale altro Stato al mondo, che non sia Israele, sarebbe consentito, senza suscitare reazioni clamorose e indignate, un atto di terrorismo internazionale come quello perpetrato dal Mossad che ha assassinato Fakhrizadeh, il principale responsabile del programma nucleare iraniano. Per la verità l’assassinio di Fakhrizadeh, che è un sequel di altri quattro dello stesso tipo, è di quattro giorni fa ma era stato nascosto nelle pagine interne dei giornali italiani (il Corriere la dava a pagina 20), ma la notizia non ha più potuto essere ignorata, almeno in Italia, da quando l’ambasciata iraniana a Roma si è rivolta al nostro Paese perché condannasse quest’atto che viola ogni norma di diritto internazionale. L’Iran ha scelto l’Italia come interlocutore perché noi col Paese degli Ayatollah abbiamo sempre avuto buoni rapporti, anche economici finché gli Stati Uniti, non si capisce in base a quale diritto, ci hanno inserito in una lista di Paesi cui è proibito avere traffici con l’Iran.
Che l’attentato dell’altro giorno sia di mano israeliana è fuori discussione. Lo stesso New York Times, che crediamo sia in questo caso al di sopra di ogni sospetto, attraverso tre fonti diverse dell’intelligence ha confermato la matrice israeliana dell’atto terroristico.
Tutta la vicenda del nucleare iraniano sarebbe incomprensibile se non fosse fin troppo comprensibile. L’Iran ha firmato il Trattato di non proliferazione nucleare, Israele no e infatti l’Atomica ce l’ha (basta fare un giretto nel deserto nel Negev per vedere le installazioni nucleari di Israele). In base al trattato l’Iran ha sempre accettato le ispezioni dell’Aiea, e queste ispezioni hanno sempre accertato che l’arricchimento dell’uranio iraniano non andava oltre il 3%, cioè era ad usi civili e medici (per l’atomica l’arricchimento deve arrivare al 90%). Qualche ragione di farsi la Bomba l’Iran ce l’avrebbe perché è accerchiato da Paesi nucleari, Pakistan, India e appunto Israele, però, almeno finora, non ha intrapreso questa strada. Cosa vuol fare l’Occidente con queste violenze inaudite? Che l’Iran si convinca realmente a fabbricarsi anch’esso un’Atomica? Mettere in difficoltà i moderati del regime iraniano, il premier Rouhani, a favore dei cosiddetti “falchi” cioè la suprema autorità religiosa Ali Khamenei e i pasdaran? A vederla così l’assassinio di Fakhrazadeh e degli altri scienziati più che una manovra per mettere in difficoltà l’Iran, sembrerebbe un atto autolesionista. A noi però una cosa sembra certa, l’Occidente non può continuare per l’eternità con “i due pesi e le due misure”, Maduro no, al-Sisi sì, Iran comunque colpevole, Israele sempre sugli altari grazie a un ricatto morale che si basa su uno sterminio avvenuto 75 anni fa di cui non furono certo responsabili i Paesi mediorientali, l’Afghanistan talebano invaso perché vi vigeva la legge coranica e l’Arabia Saudita, il Paese più sessista del mondo, invece nostro corteggiato alleato. Un giorno ci scoppierà in mano una bomba, ma non sarà quella atomica.
Il Fatto Quotidiano, 2 dicembre 2020
sono d’accordo che è stato un atto terroristico di Israele ecc.. ecc…e l’impero USA è uni ipocrita prevaricatore,
ma FINI tace, o non si ricorda, che i teocratici iraniani, hanno sempre dichiarato che avrebbero cancellato Israele dalla faccia della terra.
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Vero, Adriano, ma Israele sta dando ai teocratici motivazione e forza.
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È vero che hanno sempre dichiarato quello che tu scrivi, ma tutte le loro minacce, comprese quelle seguenti all’uccisione del generale Soleimani e di altri maggiorenti pasdaran, non sono mai arrivate a concretizzarsi in azioni pericolose o nocive per USA e Israele. Anche perché sanno che poi se ne pentirebbero
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Vivere di rendita è comodo.Proviamo a immaginare Israele senza l’appoggio americano quanto conterebbe: non esisterebbe nemmeno. Ma intanto esiste motivato da tragedie generate da un regime crollato ad opera di russi ,inglesi e secondariamente usa. Oggi questo paese costruito più per custodire gli interessi americani in medio oriente che per dare un territorio e la sicurezza di uno stato agli ebrei, utilizza questa condizione strumentalmente e guai a chi osa opporsi o solo criticare:piove subito l’accusa infamante di ant sionismo o peggio di filo nazismo.
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L’antisionismo è proprio anche di illuminati israeliani e non è da confondere con l’antisemitismo, Dio me ne scampi.
Io, ad esempio, mi reputo antisionista, perché non ritengo che l’importante per l’ebraismo fosse avere un luogo, il ritorno al territorio originario, specialmente alla luce di ciò che ne è derivato per il popolo palestinese e oltre.
È un discorso un po’terra terra, il mio, ma è come se noi cristiani pretendessimo di trasferirci tutti a Nazareth o se noi Cagliaritani volessimo occupare il Libano per via delle nostre origini fenicie.
Questo per dire che non considererei affatto infamante quest’accusa, al contrario di quella di filonazismo, fermo restante il fatto che condivido il tuo commento.
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Condivido in toto l’articolo.
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Se non fosse retorica, alla domanda di Fini verrebbe da rispondere che sono molti gli Stati a cui ciò è consentito, a cominciare da quelli Uniti che hanno fatto più o meno la stessa cosa con Suleymani proprio all’inizio di quest’anno. Ma anche la Russia con la Crimea, la Cina col Tibet, la Francia con la Libia. L’unica condizione è quella di rimanere nei confini del recinto di propria competenza, dopodichè vale tutto.
La verità è che la sola legge davvero in vigore al mondo è quella del più forte, tutte le altre valgono solo finchè non sono in contrasto con la prima. Prova a stare seduto sopra ad un pozzo di petrolio, poi vediamo quanti diritti hai (al massimo, quello di portare i barili con le orecchie).
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Israele ha tutto il diritto di stare lì dov’è e di non essere cancellata da atti terroristici ma comportarsi come un terrorista non aiuta. Fini è una mente libera. Altri no.
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E se rispettasse le risoluzioni dell’ONU, invece di continuare ad occupare i territori destinati ai Palestinesi, allargandosi ulteriormente con le sue colonie, esautorando i nativi delle loro case e dei loro diritti, sarebbe molto meglio.
Gaza direi che “grida vendetta” e, purtroppo, non sarebbe, per loro, solo un modo di dire.
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Per Angelo Mascaro: l’ “e” a inizio frase è dovuto al fatto che idealmente continuavo il commento di wish Sunday… ma mi pento e chiedo umilmente scusa🙏👋😂
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Cominciamo… Biden ha vinto le elezioni USA.
Dopo sarà la volta della Corea del Nord e di tutti quelli che non si allineano al nuovo ordine “democratico e progressista, rispettoso dei diritti di tutti”.
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Finalmente si parla di palestinesi e di Israele era ora
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