Il leader di Italia Viva mette in discussione i nuovi provvedimenti del governo per contenere l’epidemia. E ritorna anche sul Mes: «Masochismo non prenderlo»
(Cristin Cappelletti – open.online) – «Il Dpcm è sbagliato perché non poggia su dati scientifici, ma sulle ansie di alcuni ministri preoccupati». Torna a criticare l’ultimo provvedimento del suo governo il leader di Italia viva Matteo Renzi, che in un’intervista a la Repubblica non risparmia colpi durissimi contro il premier Giuseppe Conte. «È un decreto che non riduce il numero dei contagiati, ma aumenta il numero dei disoccupati».
All’accusa di Conte di soffiare sul fuoco del malcontento per qualche punto di consenso nei sondaggi, Renzi spara a zero: «È un modo sbrigativo di rispondere alle critiche. Mi sembra più adatto a un populista che a un premier». E poi rincara la dose: «Vorrei ricordare che senza i miei giochini politici di un anno fa oggi Conte farebbe il professore all’Università di Firenze e in queste ore si occuperebbe di come funziona la didattica online da Novoli, non di Dpcm».
Il leader di Italia Viva mette in discussione anche la chiusura di teatri e palestre: «Non ho visto numeri chiari da parte dei tecnici. Ma vedo molti consulenti del ministero in Tv, spero rimanga loro il tempo di studiare le carte. Auspico che non si arrivi al lockdown». Ieri, sia Francia che Germania hanno imposto nuove chiusure, e un lockdown più leggero rispetto a quello di marzo e aprile. «Il virus – aggiunge Renzi – è forte in tutta Europa, ma si tratta comunque di due Paesi che tengono aperte le scuole. Qui abbiamo pensato ai banchi a rotelle e non ad avere un punto medico in ogni istituto».
C’è poi la tanto dibattuta questione del Mes. Per Renzi continuare a rifiutare il fondo salva stati è masochismo «e sinceramente – aggiunge – non capisco la sponda che Gualtieri sta dando ai 5 stelle su questo». Ma per metà 2021 il senatore spera arrivi un vaccino per tutti: «L’Italia ce la farà. Ma dobbiamo abbandonare la superficialità e il populismo».
«Vorrei ricordare che senza i miei giochini politici di un anno fa oggi Conte farebbe il professore all’Università di Firenze e …»
A parte che a Conte immagino non sarebbe dispiaciuto tornare a fare il professore, lui un mestiere ce l’ha, ma Renzi che avrebbe fatto se si fosse tornati a votare? Non credo sarebbe stato eletto e ora il lauto e immeritato stipendio da senatore (rigorosamente minuscolo nel suo caso), se lo sognerebbe.
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“GIOCHINI politici”. Ha detto tutto.
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Il Renzi da Rignano descrive un mondo alla rovescia, com’è sempre stato nel suo stile.
Masochista è chi smania per “prenderlo”… un cetriolo del calibro del MES. O no?
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Conte starà maledicendo il giorno che ha accettato di diventare presidente del consiglio ed ha incontrato Luigi Di Maio
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Terribile,
Lo penso pure io.
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Ma questi c…. ni ricordano le legnate che Conte tiro’ all’altro Matteo? Possibile che non si domandino come mai, il Presidente del Consiglio non risponda alle loro offese?
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Nel senso che “chi me lo ha fatto fare!!!!”
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Poveretto.
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“Senza di me [Conte] sarebbe a fare il professore”. Almeno lui ha un lavoro. Tu Renzi, senza la politica, cosa faresti?
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È sempre la solita storia. Non è tanto il grullo del paese, ma chi lo ritiene un genio…
“Chi è più pazzo? Il pazzo o il pazzo che lo segue?”
Obi Wan Kenobi, Star Wars, 1977
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