(di Selvaggia Lucarelli – Il Fatto Quotidiano) – “Matteo Bassetti, fatteli tu 7 vaccini, sei basso, sei piccolo. Lo dice anche il cognome”. Scrisse così, un gruppo di no-vax, sulle vetrate della clinica di Infettivologia dell’Asiud di Udine, dove Matteo Bassetti, fino a ottobre 2019, era primario di Infettivologia.
E non era mica una scritta a caso. Il gruppetto di no-vax magari era pure convinto che i vaccini contenessero mercurio collegato a un microchip sotto pelle che può abbassare o alzare la nostra temperatura corporea, ma su quale fosse la leva giusta per ferire il professor Bassetti aveva le idee chiarissime.E quella leva è la vanità.
Perché Matteo Bassetti, l’infettivologo di riferimento del centrodestra, quello che tutti consultano per avere la frase a effetto da mettere in un titolo o la bordata del giorno al governo, si piace tantissimo.
Corre voce che lui combatta i virus non per passione e competenze, ma perché non tollera che esista qualcosa di più virale di lui. Se l’Ansa non batte entro cinque minuti la sua frase “Il Genoa è la Waterloo dei tamponi” o “Abbiamo a che fare con un virus fornaio. Contagia solo di notte!”, Bassetti va in auto-quarantena fiduciaria nella toilette finché non partorisce una frase ancora più d’effetto da consegnare ai giornalisti.
Ci aspettiamo da un momento all’altro che dica “Il Coronavirus mi ha parlato” o “Le mascherine vanno ingoiate e con il pesto sono più digeribili”. Matteo Bassetti si piace così tanto che in piena pandemia diventa testimonial di un’azienda di cravatte o appare la sua foto nelle certificazioni di sanificazione e derattizzazione di un’azienda privata, e a chi glielo fa notare con una certa perplessità risponde “Ho la mia popolarità e ne faccio quello che voglio”.La Lady Gaga delle pandemie, insomma.
E tanto si piace, Matteo Bassetti, che finisce per piacere pure agli altri. Abbastanza opaco durante la prima ondata del Coronavirus, ha acquistato più forza e consensi in questa seconda fase, in cui serve ottimismo.Se a marzo ci si affidava più al realismo di Massimo Galli, al rigore senza sconti di Andrea Crisanti, alle raccomandazioni tecniche e materne di Ilaria Capua, ora vince il pragmatismo scorbutico e vanesio di Bassetti e Bassetti è, di fatto, lo scienziato della seconda ondata.
Quello meno virale dei primi, ma più subdolo, più furbo, più necessario. Serve, adesso, un professore che dica “basta terrorismo”, “un secondo lockdown non ci sarà”, “Le mascherine all’aperto sono inutili”, uno che aiuti l’economia a ripartire, tranquillizzi la gente e che soprattutto si piaccia.Le tv se lo litigano, Dagospia scrive che gli omosessuali sono pazzi di lui e interpretano le teorie lombrosiane per cui il suo naso e le sue mani sono la spia delle sue virtù, lui ha la pelata sempre più lucida, la barba sempre più disegnata. E che sia sempre più convinto di essere il più figo, il più affascinante, il più autorevole lo racconta bene la scenetta di due sere fa a #Cartabianca.
Gli ospiti sono lui e Crisanti, la Berlinguer concede un paio di minuti in più di spazio a Crisanti e lui, piccato come una Belen qualunque a cui hanno tagliato il balletto finale per far fare una battuta alla Ferilli, protesta: “Parla sempre lui, cosa mi avete invitato a fare?”.Del resto, Bassetti ha fatto della spocchia il suo cavallo di battaglia, e guai a contraddirlo, perché nel caso non gli si dia ragione su qualcosa, ricorda a tutti che lui è titolato, mentre chiunque non abbia il suo curriculum deve dedicarsi a pulire le incrostazioni sui fornelli. E questo nonostante sia tra quelli che sostengono tesi bislacche e assai vicine a quelle del negazionismo più azzardato, tipo: “Non possiamo sapere quanti sono stati i morti per il Coronavirus a marzo e aprile perché non si facevano le autopsie”.
Certo, peccato che i dati Istat spieghino che a Bergamo ci siano stati 5.000 morti in più dello scorso anno (+600%), tra fine febbraio e fine marzo, e così in varie città del nord.
Ma all’infallibile Bassetti andrebbero ricordate anche le tante dichiarazioni scivolose della prima ora e non solo, da“Non c’è epidemia, non saremo chiusi in casa, non moriremo tutti, a questo gioco io non ci sto!”,“Il vaccino forse arriverà tra 6/12 mesi” (24 febbraio),“Precauzioni? Non servono”.
“Gli anziani? Facciano la loro vita normale”.“Chi ha programmato viaggi li faccia tranquillamente”.“È più simile all’influenza che alla peste bubbonica” (9 marzo).E ancora: “La chiusura delle scuole? Hanno preso una decisione politica per uniformare il Paese, finora il governo non ne ha imbroccata una”,“È una forma un po’ più impegnativa di influenza,” “Burioni il gufo”,“Abbiamo affrontato ben di peggio in passato. L’influenza suina H1N1 nel 2009 ha provocato nella sola città di Genova 100 ricoveri in terapia intensiva con oltre 10 morti. Il sistema è perfettamente in grado di gestire queste situazioni!”,“I numeri alla fine daranno ragione a chi dice che questa è molto simile a un’influenza pandemica, che non vuol dire influenza stagionale. Ma parleremo alla fine di chi ha ragione”.
Ecco, ne stiamo parlando adesso. E non aveva ragione lui. Però spera che tutti se lo scordino, magari perdendosi nei suoi occhi.
Piace agli omo.
E si accontentasse.
Per il resto sta conducendo una spudorata e fraudolenta battaglia politica contro i più titolati esperti e di supporto al capitone.
Era presente, a fine luglio, al convegno organizzato dall’orango legiolo al senato con alcuni disagiati, negazionisti e no-mask, tipo sgarbi, Siri, Zangrillo, Boccelli, la Gismondo, e il costituzionalista contro il prolungamento dello stato di emergenza SABINO CASSESE.
NON DIMENTICHIAMO I NOMI DI QUESTI MALATI DI PROTAGONISMO.
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I absolutely agree.
You have described perfectly what the average people feel, yet not being able to explain.
Thank you Mrs. Lucarelli
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È lei, “Fantocci”?
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Altro amichetto di Massimo D’urso.
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Fa tristezza leggere articoli così inutili quanto banali, solo per riempire spazi; ma la giornalista crede che importi qualcosa alla gente di questa sfera di vanità dove anche lei ama riflettersi per poter andare dopo allo specchio e tingersi di rossetto? Cosa importa al virus se agli umani piace impinguarsi le tasche senza più un briciolo di etica? Che un medico faccia pubblicità di cravatte sfruttando la sua popolarità è una nota degna da cestino rifiuti o da locandina di un palo del telegrafo e quel qualcuno che vi irride dietro non è da meno. Paparazzi schifiltosi degni di tornare nelle foglie da dove sono usciti insieme alla loro professione mediocre quanto odiosa. Spioni maledetti!
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A Serpes
Non mi sembra affatto male che si comunichi ai lettori, con garbata ironia, che un presunto uomo di scienza si prostituisca a fare réclame a cravatte e imprese di derattizzazioni. A parte il resto, PRESUNTO può essere scritto in maiuscolo. E presuntuoso pure. Brava Selvaggia
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Vedi, Serpe Paragrafo, gli articoli non sono scritti per i virus, ai quali è giusto che di queste vicende non importi nulla, ma per gli umani. Si da’ il caso che molta gente, cui mi pregio di appartenere, schifata da decenni di p(i)attume, abbia smesso da tempo di seguire i programmi cosiddetti di approfondimento. Ne consegue che, almeno per questa platea, che a giudicare dai dati di ascolto pare essere piuttosto ampia, il fatto che un noto medico prezzemolino televisivo approfitti della popolarità per diventare un testimonial, ancorchè lecito, non è un riempimento forzato di spazi, ma una NOTIZIA, ed apprenderla non è affatto inutile nè banale, al contrario, è molto utile per aiutare a valutare il personaggio con un po’ più di cognizione di causa, in futuro.
Qua, di inutile e banale (e pure un tantinello sessista), c’è solo la tua illazione sullo specchio e il rossetto.
Un’ultima osservazione, a carattere logico-semantico, aspetto tanto caro a molti lettori del blog (di solito molto concentrati sulla forma grammaticale): cosa dovrebbe significare “paparazzi schifiltosi”? Dal senso del resto della frase pare che tu intenda questo termine nel senso di schifosi, mentre il suo significato nella nostra lingua è completamente diverso (schizzinoso, di gusti difficili). Pensavi forse di apparire più intelligente, allungandolo di tre lettere?
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Anche “degni di tornare nelle foglie da dove sono usciti” non è male
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Per chi fa “illazioni” approssimative e usa tale termine dal pulpito [Qua, di inutile e banale (e pure un tantinello sessista), c’è solo la tua ILLAZIONE sullo specchio e il rossetto [cit.].”, dal quale si afferma ironicamente: “Un’ultima osservazione, a carattere logico-semantico, aspetto tanto caro a molti lettori del blog (di solito molto concentrati sulla forma grammaticale) [cit.]…”, facciamo brevemente notare che, tale pulpito non è dei più adatti per fare ‘predichette’ di questo tipo, e la “stilettatina ironichina” birichina, birichina, ritorna affilata al mittente…
…ILLAZIONE:
“La parola illazione, nata come termine della logica, è ormai sulla bocca di tutti, e si sta spostando sempre più verso un significato obliquo: sta diventando sinonimo di supposizione, congettura, ipotesi, mentre in origine il suo significato era più semplice e lineare. Illazione, dal tardo latino illàtio, illatiònis, significava in origine “conclusione derivata come conseguenza logica da una premessa” ed era sinonimo di deduzione: “trarre un’illazione da una premessa”. Sfuggita di mano ai filosofi ed entrata nel linguaggio comune, illazione ha incominciato a vivere una sua vita propria, più sfumata e ricca di colore. Ha acquisito anche un suggestivo sapore di ipotesi non autorizzata. Si sente dire: “Non fare illazioni!” da chi vuol difendere le proprie affermazioni contro supposizioni arbitrarie.
PER VIE MISTERIOSE, LA LINGUA SI SVILUPPA E SI ARRICCHISCE DI SIGNIFICATI.”.
Pensavi forse di apparire più intelligente, adattandoti alle suddette VIE MISTERIOSE (che poi, al netto dell’ironia, tanto misteriose non sono, ma semplicemente DEGRADATE…)? Ciao Jonny, e non fare lo schizzinoso su queste cose che non ti conviene.
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Se per te fa notizia, ti auguro uno scorpacciata di articoli facs simili, ma attenzione a non mangiarne troppi altrimenti potresti fare la fine di quel buon prete buongustaio a cui piacevano così tanto le lumache al sugo che dopo una bella scorpacciata morì di indigestione.
Per quanto riguarda rossetto e vanità ognuno ha il suo specchio e il mio è molto affumicato, per i paparazzi odiosi faccio presente che la suddetta professione è stata lanciata dai giornali scandalistici ed è stata poi traslata su altre chimeriche situazioni di personaggi più o meno in vista tra cui er politico, tanto da far sì che er politico li potesse, come accade, utilizzare per scopi personali e propagandistici; ma fino a quando si tratta di politici o Ggente di spettacolo potrebbe passare, ma da un medico, se consenti il peregrino pensiero, fa leggermente pena e visualizzare tali Notizie per esporle al pubblico ludibrio non fa altro che amplificarne la popolarità vista la media consunta, che non ha niente a che vedere con la serietà del medico ippocratico a meno di rendere tale professione degna della più bieca speculazione televisiva e modaiola, ormai per i politici non c’è quasi più speranza.
Cordialità.
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Ciao Gatto, ovviamente hai colto il riferimento. Diciamo che era una scusa per salutarti, dato che ultimamente sono molto preso da altri impegni e ho poco tempo da trascorrere su questi lidi. Anche stavolta c’è qualcosa da imparare, questo per chi sostiene che le tue puntualizzazioni siano utili solo a sviare dal discorso, ed anche stavolta devo darti ragione: avrei dovuto usare un termine più corretto, nella fattispecie “insinuazione”. Chiedo venia, con l’attenuante delle ore piccole.
Per Calciolari68: in quel caso, avevo pensato più ad un refuso o al correttore automatico (avrebbe dovuto essere fogne, altrimenti sarebbe degno di Biff Tannen), sui quali è giusto soprassedere.
Serpe: è oltremodo evidente che, se cominciassero ad uscire montagne di articoli facsimile, ben presto la cosa non costituirebbe più una notizia, almeno per me. Il tuo continuo paragonare la Lucarelli ai paparazzi è decisamente improprio, ha solo portato alla conoscenza di altri lettori un fatto che era già di pubblico dominio, non si è mica dovuta appostare a spiarlo di nascosto per scoprire che Bassetti è diventato un pluri-testimonial. Non c’è nessun pubblico ludibrio, non sono mica fatti infamanti, anzi credo proprio che anche il soggetto interessato sia contento che si parli di lui: come hai giustamente notato anche tu, dal suo punto di vista vede aumentare la propria popolarità, e dato che ci tiene tanto si presume che gli faccia piacere.
Io continuo a pensare che la “serietà del medico ippocratico” esca comunque ridimensionata da comportamenti come questo, ma credo che questo lo sapesse anche il Bassetti prima di fare questo tipo di scelta, se l’ha fatta comunque vuol dire che avrà fatto i suoi conti ed avrà deciso che gli conviene, come ho già detto stiamo parlando di scelte perfettamente legittime, come legittimo è il fatto che le stesse incidano nel giudizio sulla serietà del personaggio.
Cordialmente.
Già che ci sono, è improprio anche il paragone della Lucarelli con Lady Gaga, personaggio di ben altro spessore e caratura, avrei trovato più corretto accostarlo a Diletta Leotta, forse la Selvaggia non ha voluto tirarla ancora in ballo, visto che l’ha già fatto di recente.
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Contraccambio i saluti, Jonny: è sempre un piacere sentirti!
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Sei proprio un mendicante. Vieni su infosannio a leggere i giornali a sbafo e critichi pure? Sei propppio daaa Lega.
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Caro Jonny, è la seconda volta che alludi a qualcosa che avrei dichiarato io, senza però scrivere direttamente a me, e questo denota non solo una certa disattenzione per questo blog e ciò che vi avviene negli ultimi tempi, e che tu stesso confermi, ma anche un certo grado di slealtà, che mai ti avrei attribuito.
La prima volta, pur essendo del tutto errato il tuo riferimento, ho lasciato correre, credendo che tu volessi in qualche modo recuperare a questa platea un personaggio sgradevole ai più. Sicuramente a me.
Non avevo, tra l’altro, intenzione di infilarmi in una discussione in cui fosse presente, anche solo di straforo, un personaggio che con me è trasceso a tal punto da far intervenire la moderazione per cancellare una quarantina di commenti.
Questa volta, però, non posso esimermi dall’intervenire, perché tu, non solo reiteri l'”accusa”, ma sembri proprio chiamarmi in causa perché risponda (a meno che non debba attribuirti il semplice intento di sparlare di un comune “avversario” per creare un legame col tizio e ribadirgli la tua, credimi, malriposta stima.)
Eccomi.
Sono molto lieta del fatto che tu trovi tanto interessanti le puntualizzazioni del tuo amico, anche quando non sono precisamente espresse con gentilezza, neanche nei tuoi confronti, ma io non ho mai affermato che usasse queste preziose precisazioni linguistiche (che, in altre condizioni, apprezzerei oltremodo, essendo anch’io molto sensibile alla forma e alla continua, famelica ricerca di conoscenza nei più disparati campi) per svicolare su qualche argomento del blog.
Ho affermato, invece, che non inizia mai neanche ad argomentare ed interviene nel blog solo con ridicole ed insensate risatine infantili , frasi oscure ed inquietanti che alludono a non so quali fumosi segreti argomenti, non trattabili, a suo dire, in questo consesso, ma soprattutto per correggere con tono sprezzante la forma dei commenti altrui(fosse almeno la sostanza!)
Si è espresso sinora, nel merito di alcuni articoli, solo a sostegno di tesi che chiamare negazioniste della pandemia è poco. Quando qualcuno nega la realtà delle terapie intensive e delle file di camion di Bergamo e Brescia, con me ha perso qualsiasi possibilità di dialogo.
Ma io non sono la misura delle cose, né ci tengo ad esserlo, quindi questa informazione è ininfluente ai fini del nostro argomento.
Ti prego, però, di credere che ti sei fatto, a causa di questa diatriba, un’idea di me e del mio amore per la cultura, che sono quanto di più lontano dalla realtà; lo denota l’atteggiamento incredibilmente ed ingiustificatamente di parte espresso nei tuoi due post, senza peraltro che ti peritassi di rivolgere direttamente a me le tue impressioni in merito.
È importante, quindi, che ti spieghi perché sono intervenuta a riprendere, anche dall'”alto” della mia età e delle mie esperienze, l’amico al quale ci tieni tanto a porgere l’altra guancia, schiaffeggiando nel contempo ME.
Il nostro (ma preferirei definirlo “il tuo”) usa a sproposito la sua – presunta- superiorità culturale (le mie mitiche insegnanti di lettere, che predicavano la chiarezza e la semplicità, avrebbero qualcosa da ridire) per DENIGRARE E DERIDERE le persone, non certo per amore della lingua italiana, ma solo dell’immagine che di sé stesso vorrebbe crearsi (sì, lo credo “incompiuto” e come tale insipiente come un adolescente insicuro)
Non solo, tormenta, BULLIZZA per settimane le sue vittime usando i loro errori come NOMIGNOLI, per ridicolizzarle davanti agli altri commentatori.
Io sono intervenuta solo per questo.
Non ne potevo più di assistere a questo squallido e miserabile comportamento.
L’ho fatto perché odio l’ignavia e la meschinità.
Ti prego quindi di non attribuire, a quella spregevole persona, l’intenzione pedagogica e la passione per la conoscenza e la cultura che credo ti siano proprie.
Sarebbe come confondere i consigli di un dietologo con il body shaming.
Un caro saluto
Ps L’uso sporadico del maiuscolo è tesa solo a sottolineare alcune parole e/o concetti, in mancanza del grassetto. Nessuna mia intenzione di usarle come urla per imporre le mie tesi.
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Ecco un inimitabile esempio da antologia di “vergine violata”…
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PS: come faceva osservare il tuo amichetto Jerome che di turpiloquio se ne intende, qui non c’è moderazione, ma algoritmi che intercettano alcune parole e loro collocazioni e cancellano implacabilmente in toto, quando vengono ‘solleticati’: alcuni commenti rimangono, altri spariscono… Una “quarantina di commenti”,tze: ne avrò scritti una decina e alcuni sono rimasti, assieme ai tuoi, con insulti e tutto da entrambe le parti … Gomblodddoooo!!!! Ciao ciliegina… AHAHAHAH ( il maiuscolo è per evidenziare …)
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Gentile Anail, intanto tengo a precisare che non è mio costume comportarmi slealmente con chicchessia, men che meno con qualcuno di cui ho grande rispetto e stima, come nel tuo caso.
Il mio riferimento era più generico: dato che mi è capitato di assistere a più di un battibecco tra Gatto e diversi altri utenti (tra cui anche tu, ma non solo) e il risultato, in più di qualche caso, è stato quello di spostare il discorso dall’argomento del contendere alla questione semantica, con conseguenti lamentele in tal senso da parte degli altri interlocutori (qua vado a memoria, ma mi non pare si trattasse in particolare di te), la mia posizione in merito, come ho già avuto modo di esprimere, è che, anche qualora fossero unicamente pretestuose, le lezioni linguistiche risultano comunque di una qualche utilità, specie se paragonate ai tanti commenti che, oltre a non aggiungere nulla al discorso, non offrono nemmeno questo beneficio. Questo però non implica che siamo improvvisamente diventati amici né che io non ritenga più interessante andare direttamente al sodo, senza troppi fronzoli (in fondo commentare in un blog si fa per iscritto ma equivale più ad una discussione orale, con le attenuanti linguistiche del caso).
Comunque, non ho nessuna intenzione di erigermi a giudice o peggio, a censore dell’operato altrui, ci mancherebbe. Quello che posso fare è testimoniare personalmente che, nonostante abbia avuto più di un’occasione di discussione con l’utente in questione, tra di noi il confronto si è sempre mantenuto entro un livello civile, e questo nonostante la sostanziale diversità di vedute. E’ inoltre mia opinione che tanti cedano troppo facilmente alle provocazioni e che sia questa la causa che porta una discussione civile a degenerare rapidamente in una una gara di insulti. Basta non farsi provocare, accettare la critica quando fondata (a prescindere da chi sia a muoverla) ed ammettere l’errore: questo non implica automaticamente la rinuncia alla difesa delle proprie posizioni, tutt’altro.
Ricambio il saluto.
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“Questo però non implica che siamo improvvisamente diventati amici…”: ma come? E io che pensavo…
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Caro Jonny, innanzitutto ti ringrazio per il rispetto e la stima, che ricambio fin dai miei primi tempi sul blog.
È da tempo che seguo Infosannio e ho ritenuto che ti riferissi a me, in quanto solo a me è capitato di intervenire in quei termini, anche se non per riprendere (chi sarei mai) un blogger per le “lezioni linguistiche” (se tali si possono considerare la semplice capacità di riportare citazioni dai commenti altrui e quella di fare copia-incolla da internet, come ha fatto anche nel caso di “illazione” ), ma perché l’individuo bullizzava costantemente, usando come nomignolo un suo errore, in particolare Adriano58, che peraltro lo ignorava, inutilmente, nonostante la sua protervia.
Se leggi i suoi rari post normali, capirai che c’è ben poco da imparare da un simile elemento, dal punto di vista linguistico, né da quello etico, se non per contrasto.
Assolutamente refrattario a qualsiasi mia spiegazione anche minima che possa chiarire eventuali incomprensioni (sempre che la colga, forse teme che possa sciogliere un po’il suo astio naturale), privo di ideazione autonoma e di senso logico – ribadisco che le sue puntualizzazioni sono interamente copiate, non farina del suo sacco – tende a replicare pari pari i miei commenti (tipo pappagallo, direbbe un bimbo), volgendoli in termini volgari, ancorché infantili, usando la coprolalia (in senso proprio, a tema fecale), come un nevrotico ossessivo fissato sulla fase anale (2-4 anni).
Perdona l’incursione nella psicanalisi, è un soggetto che si presta, mi costa contenermi. 😏
Sarò, e sono, ipersensibile, analitica e poco acquiescente, ma, anche cercando di essere oggettiva al massimo, non mi sembra proprio che il commento con cui ti ha porto le “sue” perle fosse civile e cortese, anzi, l’ho trovato oltremodo sprezzante, aggressivo e pedante, oltre che pretestuoso e teso a provocare una reazione proprio in te, che eri stato così bendisposto nei suoi confronti.
Non nego che la tua umiltà e soprattutto l’apprezzamento nei suoi confronti, mentre lui ti aggrediva(!!!), l’abbiano spiazzato, ma, da rana, non porterei lo scorpione oltre il fiume, fossi in te.
Apprezzo e condivido ogni tua singola considerazione, ma non posso credere che non ti sia chiesto il perché delle reazioni altrui, in questo caso…Ti fossi perso molti commenti e quindi qualche tassello? O forse non sei sensibile al tono dei commenti scritti? Magari, a causa della tua gentilezza, gli attribuisci il tuo tono cortese…
Confesso che porgere l’altra guancia non è il mio forte, specie se, a suo tempo, l’ennesimo tentativo di scendere a più miti consigli (senza però mai arrivare a dichiarargli una stima che non provo) si è rivelato una prateria per i suoi ulteriori insulti.
Il tipo in questione, che non solo non reagiva a insulti molto pesanti da parte di uomini, ma sembrava provocarli godendone, ha reagito, invece, ai miei post iniziali più che educati, anche se forse pungenti (ma ANCHE NO), sbroccando ed insultandomi pesantemente. Ho avvertito SUBITO un atteggiamento diverso nei miei confronti, rispetto agli altri, con mio grande stupore, visti i precedenti, forse perché nessuno l’aveva mai affrontato direttamente sul suo terreno, mettendo in dubbio quello di cui si fa immeritatamente forte, o per qualche sua segreta istanza psicologica che lo rende misogino. Sentir parlare poi di richiami ad un passato, da uomo d’altri tempi, un elemento che varcava la soglia della prima elementare, mentre io già entravo al liceo, faceva cadere qualsiasi giustificazione all’uso di un termine per cui sarei stata, all’epoca, “crocifissa” dalla mia mitica, amata insegnante, sicuramente più “d’altri tempi” di lui!
Ho persino cercato un terreno comune nell’argomento che appassionava anche me, ma zero. Refrattario. Privo di passione per la materia. Gli ho addirittura chiesto se il suo nick fosse il suo cognome, essendo quello di mia madre. Niente. Un panzer teso a non lasciare alcuno scampo al nemico.
Questo mi ha fatto capire che il suo solo scopo era difendere, a tutti costi, l’ arma da brandire CONTRO gli altri; non una semplice apprezzabile critica, come tu dici, quindi, ma il suo unico spregevole mezzo per denigrare e colpire le altre persone. La verità (di INTERNET) passano in secondo piano, non credi?
Perdonami il romanzo, spero capirai che sono stata stimolata dal vedere malriposta la tua stima (che considero preziosa), oltre ad essermi sentita, ti do credito, non intenzionalmente, accusare ingiustamente.
Ciao, Jonny, ti ringrazio per l’ulteriore attenzione.
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🥱 🥱 …Adesso ci tocca pure sentire che una cosa per essere vera deve essere farina del proprio sacco, altrimenti, già conoscendola tale (è ovvio che se non la conosci in precedenza, hai voglia di cercare su internet se credi che “illazione” significhi ciò che credeva Jonny…), e usi Internet per esporla, per comodità, con un copia incolla, non ha più valore: chiama più spesso l’idraulico di fiducia, o in alternativa potrei darti il mio numero di cellulare… Secondo me, un po’ ti sei innamorata del sottoscritto. Ciao ciliegina: sei sempre uno spasso… ahahahahah….
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Ec- Non “che sono quanto di più lontano…”, ma “che è…”
“L’amico al quale ci tieni tanto a… ” , senza il “ci”, anche se non regge “amico” , ma “a porgere l’altra guancia” (è comunque superfluo)
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In casa mia, se da circa 60 commenti ne rimangono una ventina, ne mancano una quarantina, moderazione o algoritmi che siano. È semplice aritmetica elementare, non italiano a sproposito, quindi usciamo già dalla sua zona di conforto.
Non posso però negare di aver degnato l’elemento di un minor numero di post, né escludere che si sia trattato di un fatto temporaneo: non ci sono tornata su, ci ho messo una pesante croce sopra(sia alla situazione che al TRAGISQUALLIDO personaggio)
P. S. I complotti li vede qualcun altro, qui, stanti i suoi 2 neuroni depressi per mancanza di lavoro.
Ne siamo tutti ben consci, purtroppo.
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Non è certo la mia zona di conforto, ma se è per questo anche milleduecento meno millecentosessanta fa quaranta: quindi ciliegina? Vorresti insinuare che ti avrei indirizzato sessanta commenti, o capisco male? Come che sia, la tua pesante croce ha tutta l’aria di essere della consistenza leggiadra di una secca fogliolina autunnale spazzata dal vento, visto che continui a rompere i co6lioni: su, metabolizza il tutto e volta pagina che qui non è aria… SQUALLICOMICA ‘personaggia’ …
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Ma chi lo ha ca¢ato, questo qua, che si è intromesso in una mia risposta a Jonny. Tra l’altro, nonostante le arie e i ragionamenti fumosi che vorrebbero nascondere il nulla, non capisce ragionamenti minimi, da prima elementare, sproloquia e non si rende conto che parlo tra me e me e non con lui.
Evidentemente le sue nozioni di aritmetica non giungono neanche a notare che sopra il titolo degli editoriali figura il nr dei commenti contenuti, quindi da lì si può conteggiare un’eventuale variazione, senza inutili insinuazioni presenti solo nella sua mente paranoica e quindi complottista.
Noto comunque, sempre tra me e me, che sbrocca e si dà al turpiloquio, anche immotivatamente, non avendo altri argomenti e non potendo in alcun modo competere con la cosiddetta “vergine violata” (che ripetitivo… Yown.. sbadiglio), che probabilmente è l’unico tipo di donna che, nella sua triste vita, ha conosciuto.
Fine delle mie considerazioni. E ora stop al suo – secondo-transfert. E zero controtranfert.
Per informazioni, rivolgersi allo psicanalista di fiducia.
Ce l’ha, ce l’ha. O almeno lo speriamo tutti.
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Noto tra me e me che c’è una co6liona che si dà un sacco di arie, per giunta puzzolenti.
Tra l’altro, nonostante i miasmi e i ragionamenti in§ul§i che palesano l’idi02ia, sproloquia e non si rende conto che le sue nozioni di aritmetica si fermano al nr dei commenti contenuti sopra il titolo degli editoriali che pensa di vedere solo lei, nella sua mente banale e quindi fiduciosa del prossimo.
Noto comunque, sempre tra me e me, che vorrebbe non sbroccare e non darsi al turpiloquio, anche se motivatamente, avendo altri argomenti peggiori e non potendo che competere con se stessa, ovvero con la cosiddetta “vergine violata”, l’unico tipo di donna che, nella sua triste vita, ha saputo essere.
Fine delle mie considerazioni.
Per informazioni, rivolgersi all’idraulico di fiducia.
Ce l’ha, ce l’ha. O almeno lo speriamo tutti.
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🥱
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🙈 🙉 🙊 … Pensavo tra me e me: le chiedo di salutarmi il suo amico ‘schizzo’? Uno dei tanti “superiori de sinistra” che insegna agli altri, esclusivamente se di destra, dall’alto della scienza del suo correttore automatico, (h)a scrivere, come fa la verginella? …Naaahhh…
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Ma falla finita Gatto, sei spregevole, supponente e volgare nella tua ostentata saccenza alle vongole e te lo dice un lettore “terzo” capitato per caso su questi lidi. Fatti un esame di coscienza e acquisisci un po’ di umiltà.
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Sarà fatto! Lo prometto…
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