(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – In giro per festival estivi noto che c’è sempre un momento in cui l’oratore, a corto di argomenti e di pubblico, tira fuori il Reddito di cittadinanza citato come l’esempio più esecrabile del populismo del piffero. Quello dell’incompetenza bovina, della stupidità politica, frutto avvelenato della peronospora grillina da debellare al più presto.
A questo punto il copione prevede (in un crescendo rossiniano di toni) la nota romanza del “sono gli stessi che annunciarono dal balcone la fine della povertà”. Applausi. Onestamente la povertà abolita per decreto continua a sembrarmi, come dire, un tantino sopra le righe. Anche se poi l’occhio mi è caduto su questo titolo dell’edizione siciliana di Repubblica: “In centomila senza più Reddito. Allarme alla Regione: “Rischio sommossa”.
In un documentato articolo, il collega Antonio Fraschilla scrive che l’erogazione dell’assegno sarà sospesa per due mesi “come previsto dalla legge manifesto del Movimento 5 Stelle per verifiche” e per ripresentare quindi la domanda nei Centri per l’impiego o nei Caf.
“Uno stop – leggiamo – che coinvolgerà comunque tutti i 560mila beneficiari del sussidio in Sicilia. Un’intera grande comunità perché molti non possono fare lavoretti, in nero o meno”. Si parla di circa 400mila persone “inabili, o che non hanno alcuna qualifica oppure hanno in carico parenti e figli con handicap”. Una deplorevole condizione umana che, probabilmente, farebbe storcere il naso all’oratore di cui sopra, che a questo punto potrebbe invocare maggiori controlli per debellare furbi e furbetti (applausi).
Il fatto è che l’assessore regionale Antonio Scavone ha scritto alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, anche lei siciliana: “Parliamoci chiaro, rischiamo una sommossa nelle nostre città se non ci saranno garanzie sul ripristino dell’assegno”.
Apprendiamo infatti che in Sicilia il sostegno varia dai 560 ai 1.000 euro al mese, in base a numero di figli a carico e affitto di casa. Che problemi analoghi li ha pure la Campania, dove i beneficiari del reddito sono più di 600mila. E che l’indigenza che soffoca il Sud impone di accelerare le pratiche visto che l’emergenza Covid rende di difficile accesso uffici e strutture.
In un prossimo dibattito proverò a sfidare l’impopolarità ponendo all’uditorio due semplici domande. Come saremmo messi oggi in Italia se con la pandemia, il lockdown e la catastrofe economica non ci fosse stato il Reddito di cittadinanza? E pure se l’abolizione della povertà è un vasto programma, non potremmo accontentarci di abolire le sommosse?
Cazzo dici, non vedi che il lavoro trabocca da ogni dove, gli stipendi in costante aumento, la felicità pure..
Il reddito non serve a un cazzo, se non a quei 4 falliti che stanno sul divano.. fancazzisti.
Non vedi?
Guarda, è tutto così chiaro.
Tutto schifosamente chiaro.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non bisogna fare un erba e un solo fascio!! Ci sono tantissime realtà purtroppo ci sono tantissimi furbetti che si dovrebbero vergognare… Non tutti i percettori Rdc sono orgogliosi di stare sul divano, anzi per molti in una situazione psicologica devastante!! Avvertano un disagio molto più forte ad inserire le proprie frustrazione a trovare lavoro
sempre avviliti sul loro lavoro!! Non si può vivere con questa emergenza alla povertà 900,1000,€ togliendo il fitto non è che rimane tanto da spendere…. Cmq dobbiamo ringraziare il nostro presidente Conte con i suoi ministri in particolare al movimento 5 stelle che ha dato la possibilità di aiutare ai cittadini di percepire Rdc… Vi assicuriamo non vogliono stare a casa senza fare nulla. Questa situazione sicuramente è possibile per quella fascia di furbetti che oltre al Rdc che percepiscono sicuramente hanno altre entrate… +lavoro nero!!! Si devono vergognare… Ringraziamo il movimento 5 stelle grazie per l’aiuto Rdc. Grazieeee
"Mi piace"Piace a 3 people
Buongiorno, sono Matteo Morelli, abito a Castelleone, disabile al 70 %, iscritto all’ufficio di collocamento obbligatorio dal 1999, quando avevo 44 anni. Non sono Mai stato avviato ad alcuna occupazione. Ho solo 9 anni di contributi bancari. Ho rassegnato le dimissioni prima di diventare vicecapoufficio. Scelte di vita sbagliate, errori mi hanno fatto cadere in una povertà oggettiva dalla quale non sono mai riuscito ad uscirne. L’Rdc é stato per me un sollievo, attraverso il quale sono riuscito a trovare un po’ di dignità perduta nelle file in parrocchia per ottenere quel po’ di alimenti settimanali. Nei contesti di cui sopra assistevo a prevaricazioni è gesti di bullismo da parte di rumeni o zingari ed altri extracomunitari nei confronti di umili anziani. Ho sintetizzato al massimo la mia precaria situazione. Anche se appoggio il M5S, non riesco a capire le scelte ed i programmi governativi che favoriscono interpretazioni sbagliate e soprattutto le opposizioni di destra.
PS a novero anche nella destra il Pd
"Mi piace"Piace a 4 people
Ti capisco.
Molto.
"Mi piace""Mi piace"
Devi chiamare le guardie e denunciare i prevaricatori.
"Mi piace""Mi piace"
Fabrizio castellana sei stato mitico e veggente ieri in un tuo post, non ricordo a chi rispondessi, complimenti
"Mi piace""Mi piace"
Sinceramente basta col parlare dei “furbetti del RdC” e di “più controlli”. Forse non lo sapete, ma i costi dei controlli superano ciò che si riesce a recuperare.
I “furbetti” hanno diritto a tutto il welfare, non solo il RdC. Per esempio rubano molto di più sulla sanità, perchè visite mediche, raggi, tac, medicinali, ricoveri ed operazioni chirurgiche costano tantissimo, altro che RdC, ma per loro che non dichiarano niente è tutto gratis!
Non smetteranno di comportarsi così fino a quando non ci sarà un deterrente valido, ovvero tanti tanti tanti anni di galera come negli USA. Da noi in Italia fanno pochi anni di galera persino alcuni assassini, quindi figuratevi quanti anni di galera farebbero i “furbetti”. Praticamente niente o quasi.
"Mi piace"Piace a 1 persona