(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – Matteo Salvini voleva conquistare la Toscana cacciando la sinistra, ma la Toscana è rimasta saldamente alla sinistra. Esattamente come quando Matteo Salvini voleva surclassare la sinistra in Emilia-Romagna, e sappiamo come è andata a finire. Matteo Salvini voleva conquistare la Puglia, ma la Puglia è rimasta saldamente con Michele Emiliano. Con queste elezioni Matteo Salvini voleva dare una spallata al governo Conte, ma il governo Conte esce da queste elezioni più saldo di prima.

Matteo Salvini sperava che le sconfitte in Toscana e Puglia avrebbero messo in crisi nel Pd la segreteria di Nicola Zingaretti, ma le vittorie in Toscana e in Puglia hanno rinsaldato Nicola Zingaretti. Matteo Salvini che aveva detto Sì al taglio dei parlamentari aveva lasciato che il suo (ex?) braccio destro, Giancarlo Giorgetti, dicesse No nella speranza che si portasse dietro abbastanza leghisti per indebolire il Sì di Luigi Di Maio e dei 5stelle. Ma oggi Luigi Di Maio e i 5stelle possono esultare per una vittoria che ritengono essere, prima di tutto, la loro. Matteo Salvini rivendica il boom di Luca Zaia nel Veneto, ma la lista personale di Luca Zaia ha ottenuto da sola il 47% dei voti mentre quella ufficiale della Lega di Matteo Salvini non arriva al 15%. Matteo Salvini si gloria per l’affermazione nella Marche del candidato della destra Francesco Acquaroli che tuttavia non è un leghista ma del partito di Giorgia Meloni. Matteo Salvini esulta per il successo di Giovanni Toti in Liguria, ma Giovanni Toti viene da Forza Italia. Matteo Salvini si dice soddisfatto perché la Lega in Val d’Aosta è il primo partito. In questo caso è giusto che sia contento. Un giorno non lontano quando i leghisti apriranno gli occhi prenderanno da una parte Matteo Salvini e gli diranno qualcosa del genere: Scusa Matteo Salvini, poco più di un anno fa avevi nelle tue mani il Viminale e un ruolo dominante nel governo gialloverde dove ti permettevi di dare ordini al premier Giuseppe Conte. Poi hai bevuto un mojito di troppo e poco più di un anno dopo, il premier Giuseppe Conte non prende più ordini da te anche perché dicono i sondaggi che sia il più popolare tra i politici italiani. E se apriranno gli occhi i leghisti diranno a Matteo Salvini anche questo: caro Matteo Salvini, come se non bastasse, in poco più di un anno hai dilapidato circa dieci punti nei sondaggi, tanto che rischiamo il sorpasso da parte di Giorgia Meloni che ne ha guadagnati altrettanti, a nostre spese. E ora caro Matteo Salvini, tu vieni a dirci che però hai vinto in Val d’Aosta (a questo punto è possibile che aggiungano qualcosa tipo l’invito ad andarsene in Val d’Aosta a fare ciò che tutti immaginiamo).