(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Alessandro Di Battista che non fa un solo comizio per il Sì al referendum, ma arringa la folla pentastellata di Bari contro il mio consiglio agli elettori 5Stelle toscani e pugliesi di “turarsi il naso e votare disgiunto” mette tristezza. E ricorda il compagno Antonio: il comunista di Avanzi interpretato da Antonello Fassari che nel 1993 si risvegliava dopo vent’anni di coma e non ritrovava più nulla del suo piccolo mondo antico, tranne i Pooh.Con eleganza pari all’acume politico, Di Battista paragona il turarsi il naso, cioè scegliere il candidato meno lontano per scongiurare la vittoria del peggiore, a “un cesso pubblico”. E, con sicumera pari alla disinformazione, attribuisce il voto disgiunto alla “vecchia Democrazia cristiana”, che mai neppure lo nominò in 50 anni di vita perché nel sistema proporzionale non c’era niente da disgiungere. Poi scomunica le alleanze che “distruggono i progetti”, dimenticando che tutti i risultati ottenuti dal M5S nell’ultimo biennio con i governi Conte sono dovuti alle alleanze (potrebbe spiegarglielo Barbara Lezzi, che si spellava le mani alle sue spalle: al ministero del Sud chi ce l’ha portata? L’alleanza con la Lega o la cicogna?).
Poi elogia Conte (troppo popolare per non prendere fischi attaccandolo), ma anche la candidata presidente Antonella Laricchia, che proprio all’invito di Conte a sedersi al tavolo con Emiliano rispose picche e ora non ha alcuna possibilità di vincere, ma ne ha parecchie di far vincere il peggiore di tutti: Fitto. Ma, per Di Battista, Emiliano e Fitto pari sono. Anche se uno faceva il magistrato e l’altro l’imputato. Anche se uno vuole decarbonizzare l’Ilva, come pure il governo Conte, coi soldi del Recovery Fund e l’altro nel suo programma l’Ilva non la cita neppure per sbaglio. Anche se uno, con tutti i suoi difetti, predica da sempre l’alleanza con i 5Stelle e l’altro li ha sempre schifati. Lo stesso vale per Giani e Ceccardi in Toscana, come ben sa chiunque abbia visto curricula, programmi e discorsi. Non vale invece per la Campania, dove De Luca è pure peggio di Caldoro e benissimo fa il M5S a correre da solo con l’ottima Valeria Ciarambino.
Qualcuno dovrebbe spiegare al compagno Antonio, alias Dibba, che siamo nel 2020, non nel 2009 quando i 5Stelle nacquero in piazza contro tutto e contro tutti. La politica è cambiata, in Italia e in Europa, anche grazie a loro (senza i loro voti, col cavolo che sarebbe stata eletta la Von der Leyen, avremmo avuto gli Eurobond e i 209 miliardi di Recovery Fund e che ora si parlerebbe di abolire i regolamenti di Dublino sui migranti). Il Pd non è più quello di Napolitano e Renzi, equivalente al centrodestra, con cui infatti governava giulivo.E i 5Stelle non sono più all’opposizione, ma al governo. Perché han saputo turarsi il naso, non per finire nei cessi pubblici, ma per fare alleanze e compromessi, così come i loro alleati: prima la Lega, che li ha traditi, ora il centrosinistra, che li rispetta. Altrimenti sarebbero ancora lì in piazza a strillare senza portare a casa nulla. Ma soprattutto bisognerebbe spiegare a Di Battista cos’è il voto disgiunto (o panachage), previsto in molti Paesi Ue: non un vile e sotterfugio vetero-partitocratico, ma un potere in più che la legge dà agli elettori per differenziare, se vogliono, la scelta sul presidente della Regione da quella sulla lista dei consiglieri. Una specie di doppio turno a turno unico. Se anche nelle Regioni, come nei Comuni, fosse previsto il ballottaggio, oggi i grillini voterebbero M5S e Laricchia; poi, al secondo turno, nello scontato derby Emiliano-Fitto, molti sceglierebbero il meno lontano Emiliano. Ma in Puglia si vota a turno unico, dunque il voto disgiunto consente di concentrare in una sola tornata la scelta che nel ballottaggio si fa due settimane dopo: voto di lista ai 5Stelle e possibilità di scegliere fra i due presidenti possibili. Fra i quali Laricchia, come sanno benissimo anche lei e Dibba, non c’è. Lo stesso vale per la Toscana (che va al ballottaggio solo se nessuno supera il 40%): anche lì la brava candidata Irene Galletti è a distanza siderale da Giani e Ceccardi.
Ora spetta agli elettori M5S decidere, calcolando il danno che le vittorie di Fitto e Ceccardi farebbero alla Puglia, alla Toscana e, vista l’assurda politicizzazione delle Regionali, al governo Conte e all’Italia intera. Così come fecero a gennaio in Emilia-Romagna, quando un terzo di loro votò disgiunto 5Stelle/Bonaccini, scongiurando la vittoria della Borgonzoni in Salvini.L’anno prossimo, se Raggi e Appendino andranno al ballottaggio a Roma e Torino contro i candidati di destra, toccherà agli elettori del centrosinistra turarsi il naso e votare disgiunto: non perché Raggi e Appendino puzzino, anzi sono donne perbene, ma perché non sono amatissime da Pd&C. Il voto disgiunto, fra l’altro, non solo non danneggia i 5Stelle, ma ne aumenta addirittura i voti: i loro simpatizzanti tentati dal Pd per paura di favorire Salvini&C. o di indebolire il governo potranno scegliere serenamente la lista M5S e il presidente Pd. Laricchia e Galletti arriveranno comunque terze, ma il M5S avrà più consiglieri regionali per tener d’occhio e combattere Giani ed Emiliano ogni volta che lo meriteranno. Se invece chi arriva terzo si arrocca e impedisce ai suoi elettori di scegliere fra gli altri due, condanna i 5Stelle all’irrilevanza. E lavora per Salvini e/o per Draghi. Magari a sua insaputa, che è pure peggio.
“Il centrosinistra…li rispetta “?????Ma ti senti bene, Travaglio??
Con la (vabbe’) sinistra non toccano palla, ciò che hanno ottenuto risale a quando governavano con la ( pur orrida) lega! E provocano tutti i giorni col Mes Mes Mes ! Non perché ne abbiamo bisogno, ma per far perdere la faccia ai grillini sperando che i loro voti tornino a loro !
Il Zinga è stato tirato per i -ehm -capelli , perché lui voleva andare a votare per fare una opposizione parolaia fuffosa e petalosa , tanto lo stipendio arriva lo stesso , chi se ne frega dei problemi dei cittadini da risolvere !
Sono basita .mi vien quasi da pensare che Travaglio e Scanzi abbiano qualche cambialetta verso il Pd…perché il Pd non merita niente .
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Che il Partito Disonesti non meriti niente, è pacifico, ma permettere che dei lacchè del Cazzaro vadano a governare 2 regioni di capitale rilievo mi sembra demenziale
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Ma chi è che ha toccato palla? Il pd che cosa ha ottenuto a parte qualche ministero? Prima hanno impiegato 3 mesi a scrivere la finanziaria, poi tutto fermo per le regionali e poi la pandemia, e di nuovi tutto fermo da 7 mesi. Che risultato ha ottenuto il pd a discapito dei 5 s? Nessuno. La sindrome dei piccoli fiammiferai odiati e bistrattati si è impadronita di voi.
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Paola (ti do del tu), “qualche ministero “??ne hanno preteso pari numero dei 5 stelle, pur avendo la metà dei seggi, quegli ingordi!!e quelli di peso, a partire dall Economia!!
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Paola (ti do del tu), “qualche ministero “??ne hanno preteso pari numero dei 5 stelle, pur avendo la metà dei seggi, quegli ingordi!!e quelli di peso, a partire dall Economia!!
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Ed è quello che ho scritto, poi però non puoi dire che la linea del pd sia prevalsa. Non c’è stata proprio la linea, non hanno fatto nulla in un anno (di politica intendo) a parte la finanziaria dell’anno scorso. Tutto questo sentirsi messo da parte è ingiustificato. Secondo me è la narrazione dei giornali che vi brucia, ma se inseguite la narrazione (a mio modesto avviso ingiusta e classista, ma non conta) invece della realtà non andate avanti.
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@Paolapci
Quale modesto esponente dei piccoli fiammiferai ti faccio notare che sì, è vero che il Pd non ha ottenuto niente per
i cittadini che dice di rappresentare (cosa che non gli è mai interessata… anzi!) ma ha ottenuto moltissimo per sé
stesso.
O forse hai scordato lo stato precomatoso in cui Renzi lo ha lasciato?
In questo anno di governo Conte, che gli ha fornito una patente di rispettabilità che aveva perduto, non solo s’è
rimpannucciato, ma è riuscito a riassorbire l’esodo dei renziani ANCHE e soprattutto perché questo governo è
stato visto come il solo in grado di portare il Paese fuori dallo tsunami della pandemia e dargli una speranza di rinascita.
Vorrei che tu, insieme a stimabilissime persone come Scanzi e Travaglio, mi spiegaste per quale motivo una
forza politica che ha la metà dei parlamentari dello “odiato e bistrattato” alleato si possa permettere di formare le
sue liste (non troppo pulite, come abbiamo visto) e designare i suoi candidati senza minimamente proporre un accordo equo
con coloro dai quali pretende il sostegno.
E’ incredibile la spocchia con cui costoro pensano di trattare quello che è di gran lunga il primo partito italiano
(i sondaggi non sono voti!) come umili somari a cui è demandato il compito di trasportare i voti che a loro servono
senza dar nulla in cambio e senza che questi abbiano nemmeno il sacrosanto diritto al “mugugno”.
Se la politica deve continuare ad essere un continuo esercizio di scambio di favori tra detentori di “pacchetti di voti”,
come, soprattutto a livello locale, è sempre stato, e non il perseguimento di obbiettivi politici, allora continuiamo
pure nel solco della tradizione e turiamoci il naso.
A che cosa abbia portato questo eterno turarsi il naso non devo certo spiegarlo né a te e nemmeno a Travaglio:
basta guardarsi intorno e cominciare a battersi per il “meglio” e non per il “meno peggio”.
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Pieroiula,
Premettendo che non sto qui a difendere il partito che ha lasciato che Renzi lo devastasse e che mi ha costretto, per punirlo, il 4 Marzo a votare 5s, e dando per scontato che tu sia intellettualmente onesto, ti faccio notare che la tua lettura è soggettiva: tu vedi un susseguirsi di fatti che vanno così come li metti insieme, ma non è quello che vedo io.
Una su tutte “In questo anno di governo Conte, che gli ha fornito una patente di rispettabilità che aveva perduto” io vedo esattamente l’opposto: Conte da quando ha mandato dove meritava il Kapitone (che subiva, abbracciava e temeva molto più di DI Maio) si è sentito molto più libero di spostarsi a sinistra, di dire quello che pensa e anche di mettere in discussione i dogmi dei 5 s che un anno prima non si sarebbe mai sognato nemmeno di criticare. Si è sentito libero di lavorare bene ANCHE col pd, cosa che certamente non gli riusciva con la lega: con chi lavorava? Con Durigon, o come si chiama, quello che si occupava di quota 100 per la finanziaria?
Il Conte del Conte 1 per me era inefficace, inutile e anche un po’ ridicolo. Ma dal 20 Agosto ho cambiato idea e lo apprezzo come persona soprattutto e anche come politico, nonostante il suo essere un po’ democristiano.
Tutti i fatti che hai citato li leggo diversamente, ma non voglio fare un elenco noioso.
P.s. Poiché penso che sul referendum siamo tutti d’accordo, io un po’ temo oggi: il seggio a Roma era vuoto.
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Ho messo mi piace al suo commento, lo volevo dettagliare. Lo faccio invitandola a leggere la risposta di Dibba a Travaglio. Buona giornata
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Perfetto articolo di Travaglio sull’insapiente Dibba, che di solito pontifica dall’altra parte del mondo con la moglie Saaara. Per quanto mi riguarda, io, leghista voterò si al taglio, è giusto che i 5*portino a casa questa lunga battaglia
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Il ragionamento di Travaglio non fa una piega ( però nello specifico solo in Puglia, anch’io penso che un accordo con Emiliano si poteva trovare) ma Marco è un giornalista, un cittadino, con le sue opinioni che non necessariamente devono collimare con un militante politico. Di Battista, pur fuori dal Parlamento, resta il miglior militante politico dei 5stelle. La sua posizione non può che essere più “pura”, più estranea al governismo di questi 2 anni ( prima con la Lega e poi col PD), più vicina alla vocazione dei pentastellati di scalfire il Potere ( quello di Sistema, quello clientelare) ovunque si annidi, pertanto non può che interpretare ancora il centrosinistra piddino il principale soggetto di quel Potere da combattere o cambiare. Quindi per lui nessun imbarazzo a parlare di politica senza pensare al “male minore”, perché non è di un combattente/militante, né egli la pensa come Travaglio su chi sia il “male minore”. Oltre tutto, va detto, i pentastellati i provvedimenti più coerenti coi loro programmi li hanno fatti con la Lega. Certo col PD dopo poco si è scatenata la Pandemia che ha intrappolato il nuovo corso governativo. Ma a differenza di Scanzi e Travaglio non credo che il centrodestra porti le cavallette e il PD no. La verità è che non le porta nessuno ( quindi spesso, non sempre, non con Emiliano, uno vale l’altro). Chi vincerà manterrà o conquisterà un Potere, amministrera’ spesso male e perseguendo interessi clientelari, ma non stravolgera’ la vita dei cittadini. Questo Terrore sul futuro di una politica alternativa al centrosinistra che si è sempre rivelata incapace di progetti a lungo respiro, limitandosi alla mera amministrazione, non mi trova d’accordo. E Di Battista fa bene a rappresentare ancora l’unicità 5stelle.
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Sono daccordo tranne che per la parte iniziale, perché in realtà il ragionamento di Marco qualche piega ce l’ha, soprattutto quando dà del disinformato a Dibba perché attribuisce il voto disgiunto alla “vecchia Democrazia cristiana” che non ce l’aveva. In realtà Alessandro ha detto che sono ragionamenti da “vecchia Democrazia cristiana”, non che la vecchia DC applicava il voto disgiunto. Una piccola differenza a cui Marco si aggrappa per denigrare il Dibba, insomma, anche Travaglio ogni tanto gioca sporco.
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@Paolo, applausi, non potevo esprimere il mio pensiero in maniera più lucida di come hai già fatto tu con questo commento.
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Il sabaudo motiva il suo pensiero, ma dimentica che il voto non è proprietà dei partiti o dei risiko politici ma unicamente affidato ai votanti, i quali sono liberi di farne ciò che vogliono. Si chiama libertà e democrazia, e bisogna sempre averne rispetto, piaccia o meno l’esito finale.
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Esatto , Davide.
Il fatto è che il Pd è pieno di primedonne che di scannato fra loro, per cui non hanno tempo di pensare a risolvere problemi.
Comunque io voterei un partito sconosciuto alle Procure.
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* si scannano
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Devo ammettere che la pragmaticita`non vi manca, auguri!
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Più chiaro impossibile. Darebbe fastidio anche a me, ma non esiste altra possibilità ragionevole
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Non c’è dubbio che il ragionamento di Travaglio fila liscio come l’olio. Non vorrei essere nei panni dei pugliesi e dei toscani. Tuttavia se fossi in loro credo che alla fine voterei come presidente e come partito sempre i 5 Stelle. La destra al governo di quelle regioni farà disastri? Pazienza! Li farebbe anche la sedicente sinistra. Bisogna votare per chi si ritiene essere i migliori. Nell’immediato non pagherà ma alla lunga gli elettori degli altri due schieramenti, di disastro in disastro, dovranno pur decidersi a non votarli più.
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Bello! Giusto! Il problema si porrebbe quando gli elettori redenti non trovassero più il giusto,l’onesto da votare perchè morto di ine
dia,logorrea,insipieza,incapacita’,irrealismo,ecc.,ecc.
Se resto vivo posso sperare lottando,discutendo,mediando di ottenere qualcosa;non tutto,qualcosa da incrementa nel tempo .Se ,invece,il mio principio guida sara’ l’autoeliminazione ,lascerò ai posteri un ricordo vago, neanche bello perchè tanti avranno interesse a distruggerlo. A me sembrerebbe logico….no?
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E pensare che alcuni lo avevano paragonato al Che.
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Io vorrei capire quale fosse la ragione per far chiudere la campagna,con questo confuso comizio,a Di Battista.
Il quale non siede in nessun parlamenti o consiglio, nemmeno comunale,e negli ultimi due anni ha, nell’ordine: giocato al falegname,con i famosi incastri a coda di rondine; trascorso una lunghissima vacanza in America,pagata dal Fatto,dalla quale inviava spassosi temini delle vacanze (oggi abbiamo visto l’oceano,che bello..); e poi il fondamentale viaggio in Iran,che ci ha permesso di scoprire che fa molto caldo e gli iraniani sono ospitali.
Forte di queste decisive esperienze,sale sul palco e urlacchia slogan di una decina di anni fa’,e poni le basi per il disastro elettorale,fino a quel momento ancora in bilico.
Boh.
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di maio l’ha detto e ridetto ma pare che il concetto nn passi.questa volta si deve pensare a come e a chi affidare i fondi del recovery.dire che emiliano è uguale a fitto e che gestirebbe le risorse allo stesso modo del candidato di destra significa dire una cavolata.i governatori quando si mettono di traverso come è accaduto in lombardia con le misure anti covid creano solo problemi.ve lo immaginate cosa accadrà con la gestione di tanti, tanti soldi.con la meloni che ulula contro il governo e salvini che fa mozioni di sfiducia a raffica? .pensate davvero che tutto questo nn rimbalzerà sui territori dove governano e sulle scelte dei loro presidenti? illusi
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il pd rispetta i 5s? Semmai li tollera per tornaconto personale. Se un giorno superasse il 30% nei sondaggi, se li scrollerebbe di dosso più velocemente di salvini.
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Appunto .
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L’articolo di M.Travaglio e’ GIUSTO: Facendo cosi’,si ottiene il meno peggio,e si hanno gli stessi consiglieri.Essere pragmatici ,soprattutto in politica e’ FONDAMENTALE.
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Credo che l’interpretazione del “meno peggio” sia sempre opinabile. Il mondo 5stelle nasce con la rottura della logica destra/sinistra lasciando intendere che, nei fatti, i Governi nazionali o locali di centrodestra e di centrosinistra si sono alternati, ma con la stessa logica di Potere, ben poco lavorando nell’interesse della comunità ma per preservare o rafforzare il loro Sistema clientelare. Dirlo non è antipolitica è una constatazione. Poi certo ci sono temi specifici, spesso ideali ( perseguiti poco e male), che indicano differenze tra destra e sinistra. Ma non è vero che questi temi vedano, per forza, i pentastellati più vicini al centrosinistra. Il Movimento prese tantissimi voti perché declino’ la voglia di pulizia trasversale, di una parte di elettori che votavano centrosinistra e una parte che votava centrodestra ( o non votava). E poi, il suo essere post-ideologico consentì di rappresentare tutti almeno sui temi che incidono sulla vita dei cittadini. Sicurezza, distribuzione della ricchezza, ambiente, Europa etc. C’è ancora una parte di elettorato, 5stelle o potenzialmente tale, che vuole collocarlo da una parte, una sola, quella che nell’immaginario collettivo di una Società malata e disonesta intellettualmente è quella “buona” e “giusta”, la Sinistra. Non è così e dico anche purtroppo, perché se lo fosse sarebbe bastato lavorare da quella parte per una trasformazione morale di quell’area. E basta, a che serviva creare il Movimento in alternativa? Il problema politico e culturale è molto più complesso. L’ottimo Travaglio ha anche lui ( che poi non è di Sinistra) un torcicollo aprioristico che ogni tanto lo limita nell’obiettivita’.
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Mi scusi,ma se Lei vuole andare aTorino,e non a Catania,imbocchera’ la strada per Torino, anche se e’ MALMESSA.Poi, mi creda ,la Politica ,con tutte le complicanze ambientali,sociali,DEVE avere minimo una forza CONTINENTALE.Quindi siamo sempre al famoso meno peggio.Alleanze necessarie e, TRASPARENTI. ( Riformismo partecipativo.).
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Parafrasando Fantozzi (visto che a Marco T. piace il cinema)
DUE CAGATE PAZZESCHE!!!
“Il Pd non è più quello di Napolitano e Renzi,” IN PARLAMENTO CI SONO TUTTI I NOMINATI DA RENZI
“ora il centrosinistra, che li rispetta” (5S) LI ODIANO PIU’ DI QUELLO CHE POSSONO ODIARE I LEGHISTI
vai a votare Marco e lascia perdere le strategie elettorali da democristiano che irritano gli elettori dal ’92 in poi, gli elettori vogliono (qualsiasi sia la parte) scelte nette.
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E’ d’accordo con me che ,come minimo la POLITICA deve avere una valenza CONTINENTALE?
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Mi piace Travaglio ma stavolta,nel seguire il suo maestro Montanelli (ricordate “votare DC turandosi il naso”) a mio modesto parere sbaglia.
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Il discorso di Travaglio ha una sua logica, ma manca di alcune considerazioni.
Comincio col dire che sono perfettamente concorde con la precisazione che Alessandro Di Battista non ha fatto un solo comizio per il Sì al referendum, il che è demenziale, perché l’unico a muoversi è il solito Di Maio, ormai capro espiatorio di ogni male di questo paese scalcagnato. Ovviamente Di Maio (una brava persona) che ho criticato per tantissimi aspetti, nessuno di essi menzionato dai ladroni partitici che si concentrano sulle idiozie (mentre i propri commercialisti si fanno le ville a spese nostre), proprio perché diventato un parafulmine, forse era l’ultima persona a doversi spendere per il Sì al referendum. Per questa singola battaglia che M5S porta avanti da molto, Di Battista poteva fare campagna senza dover menzionare o digerire alleanze, perché in questo M5S è solo, che che ne dicano i partiti per i Nì.
E’ altresì corretto sottolineare che Alessandro spesso, con le dovute precisazioni, si comporta come uno di quei soldati giapponesi abbandonati nelle isole che credono che la guerra ci sia ancora. Tuttavia parlo di precisazioni, perché è bene specificare che il PD non è derenzizzato del tutto, come Travaglio asupicava ed io che presto attenzione alle dichiarazioni della sua classe dirigente, non noto questo PD totalmente nuovo. Il PD sta solo recuperando voti attraverso il programma del movimento cinque stelle, perché gli elettori del PD (non tutti) si sentono più tranquilli a votare il PD che fa quello che in parte chiedevano, perché votare un movimento che faceva quello che il PD non voleva fare, era inconcepibile, per cui in questa logica malsana era giusto punire chi paradossalmente ti ha rappresentato di più, perché nel farlo, non si è posto nelle ortodosse forze di sinistra.
Faccio presente inoltre che parte del PD nonostante grazie al M5S stia facendo qualcosa di sinistra, ancora annovera M5S tra le forze di destra.
E’ dal Fatto Quotidiano che ho appreso che si sta cercando di fare la pelle a Zingaretti e che Bonaccini figlio di queste allenaze vorrebbe far rientrare Renzi dalla finestra.
M5S ha un sacco di problemi irrisolti che si porta da lontano e non è la prima volta che lo scrivo, omettere questo significa non voler discutere seriamente anche delle alleanze, verso le quali non sono contrario a prescindere, ma solo un movimento consolidato può fare alleanze senza problemi, non certo un gruppo politico al momento in crisi esistenziale, al netto dell’indubbio cambiamento portato nelle istituzioni. Quindi ha ragione Travaglio nel dire che il movimento ha portato un cambiamento nelle istituzioni e quindi male fa Di Battista a non tenerne conto o quantomeno a sottovalutarne l’impatto, ma nel contempo sbaglia perchè ad usare la frase “turarsi il naso” è stato lo stesso Travaglio nel suo editoriale, possibile che non c’era altro modo di spiegare la cosa? Paradossalmente questo articolo, se togliamo la condanna a Di Battista, spiega più chiaramente la logica del voto, di quello precedente in cui si chiedeva di turarsi il naso. Quindi è giusto dire che Emiliano non è uguale a Fitto, è giusto dire che alcuni paragoni sono impropri perché fungono da boomerang, è giusto considerare i tempi, ma è sbagliato scrivere: “ma arringa la folla pentastellata di Bari contro il mio consiglio”, poiché tradisce (magari non volutamente) una critica snodata dal contenuto. In fine qui non si parla di Travaglio e sarebbe bene che la gente la smettesse di sparare sulla persona a seconda se scrive una cosa che ci piace o meno, non perché debba difenderlo, ma perché è un inutile spreco di tempo. Non si parla neanche di DI Battista perché la questione che sfugge è che non si può offrire una scelta in cui non si crede veramente, non si può raffazzonare un’alleanza tra forze che rimangono distanti, si dirà che alcune cose sono condivise, ma quante cose il PD aveva sulla carta condivisibili e non le ha mai concretizzate? Si dirà che potevano svegliarsi prima, asssolutamente vero, ma è una colpa di tutti, perché per M5S è stato un grande passo avanti, per il PD non è stato nulla, perché non ha minimanente preso in considerazione che cosa si chiedeva e a chi. M5S non è il partitino che esce ed entra dalla grazia sinistra che può fungere da stampella alla bisogna. Motivo per cui ho trovato sbagliato il messaggio di Scanzi, che parafrasando (ma neanche molto) è stato come dire: Ok siete arrivati fin qui, ma adesso che siete tra i grandi, gettate nel secchio i motivi per cui siete nati e lo scopo per cui il movimento è stato fondato, apparentatevi al mucchio delle forze di sinistra e seguite in fila indiana il PD (la cui insipienza ha fatto nascere il governo giallo-verde, seguendo un leader fallito come Renzi, che esattamente come Berlusconi cerca di diventare il male di cui non si può far meno.)
L’idea di voler arginare le destre non è sbagliata, ma lo si fa lavorando meglio, non pestandosi i calli a vicenda e rispettando la propria storia e qui lo ripeto, da molta sinistra parlamentare, M5S è visto come una macchia, proprio perché è nato in risposta alle mancanze di un vecchio partito che forte della storia della sinistra ha fatto di tutto, dal governare con la destra, al munirsi di un segretario/premier di destra.
Sia chiaro che ho l’onestà di dire che non vorrei trovarmi nella situazione dei pugliesi, e rispetto da sempre il voto in quanto tale, comunque vada.
Quindi le alleanze vanno bene, ma devono essere discusse alla pari e da due gruppi politici che possono farlo e qui: il PD ancora una volta mette la propria sopravvivenza davanti alla collettività, M5S è colpevole di non essersi organizzato e Di Battista che può non essere d’accordo, doveva però partecipare a renderlo abbastanza forte dal poter affrontare alleanze programmatiche senza il pericolo di tradirsi.
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Travaglio mi deve spiegare che differenza trova tra Emiliano e Fitto manco con una lanterna riuscirà a trovarla
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In questo scontro mi schiero con Di Battista.
Travaglio è in buona fede ma secondo me ingenuo,
La sinistra meglio della destra? In passato per me sì, ma ora sono due facce della stessa medaglia (di latta).
renzi, simbolo della deriva della sinistra che ora tecnicamente è destra, è riuscito a portare a termine tutte le cose orribili che berlusconi aveva provato a fare senza riuscirci (del resto sono confratelli, colleghi, non nemici), e all’epoca il pd renzi lo osannava, non lo schifava. Quindi perchè mai dovrei essere terrorizzato all’idea che una regione passi alla destra se non cambia quasi niente? E perchè mai dovrei sostenere il peggio (sul meno ho dubbi) con il mio voto?
Votare il meno peggio significa tenere di fatto in piedi lo squallore attuale per la paura che arrivi di peggio, ma io voglio un cambiamento, non tenere in piedi questo squallore.
Con questo ragionamento il M5S non sarebbe nemmeno mai nato.
Travaglio avrebbe detto: turatevi il naso e votate pd?
Poi c’è il fatto che se una regione ha dei cittadini abbastanza rincoglioniti da dare la maggioranza a questo centro destra forse se lo merita, no? Forse deve sbatterci il naso per rendersi conto.
Poi c’è il fatto che per arginare le destre si deve sempre sacrificare il M5S, mentre il pd, che lo usa come spauracchio, non cede mai un centimetro, avete notato? Se considera così disastroso l’arrivo del centrodestra, perchè non ha appoggiato la Lauricchia? Perchè chiede sempre un sacrificio al M6S e non cede mai niente? Fra l’altro poi succede che dopo le elezioni il M5S che si è sacrificato si sente anche dire che siccome ha preso meno voti bisogna fare un rimpasto di governo e premiare il pd …
Certo veder passare una regione nelle mani di Salvini è sgradevole, ma bisogna considerare che era in mano al pd e relative lobby logge e mafie, per cui il cambio è praticamente solo nominale, ma le politiche portate avanti saranno praticamente le stesse: pessime per i cittadini e ottime per i poteri occulti. Cambiano solo gli amici degli amici, perchè salteranno dei raccomandati pd e entreranno dei raccomandati lega.
Nel mio comune, nella mia provincia e nella mia regione, tutte storicamente di sinistra, ultimamente è andato al potere il centrodestra, e a tutti e tre i livelli non è cambiato NIENTE. Le politiche sono le stesse (sempre quelle di logge mafie e lobby).
Detto questo io in Liguria voterò disgiunto: M5S e Alice Salvatore (che si era opposta all’alleanza con il pd, giusto per non avallare l’accordo al ribasso) perchè sansa (che perderebbe comunque) è invotabile, e ha avuto la gentilezza di renderlo chiaro schierandosi con il no al referendum. Se non si fosse schierato per il no lo avrei votato, mi ha proprio costretto a non farlo.
Mi perdonino i menopeggisti.
La regione resterà in mano a toti? Pazienza, visto che il centrosinistra il meglio che era riuscito a trovare era la paita, personaggio dalle mille ombre.
L’immediato futuro conta relativamente per me, io guardo oltre al cambiamento reale possibile che forse verrà, e se non verrà e sono un illuso pazienza, ad ogni modo vivere con il naso tappato non è vivere.
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Piero Iula e Fabrizio Castellana :standing ovation👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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L’elettore dovrebbe votare sotto la dittatura della sua coscienza, giudicando criticamente l’operato dei candidati governatori, i candidati delle liste, la loro credibilità nel sostenere ll peso delle decisioni future.
Un elettore che invece deve piegare la propria coscienza ai giochi politici (chi vince e chi perde) propagandati dai politici, dai giornalisti e dai media è eticamente morto!
La politica che si sta facendo in questi ultimi 30 anni si basa su teorie, principi e criteri che hanno come riferimento dei cadaveri culturali, morali ed etici.
Buon voto!
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Invece di invitare a votare disgiunto, Travaglio poteva invitare il suo caro magistrato Emiliano a fare programmi e liste (di presentabili possibilmente) “congiunte” con la Laricchia e con i 5stelle.
E qualcuno dica pure a Travaglio che il nemico del m5s non è la destra o la sinistra, ma il nemico è tutto quel sistema politico clientelare etero diretto dai soldi della finanza, dai pìccioli delle mafie e dai pacchetti di voti; forse ancora non si è reso conto che il m5s è a favore di un sistema politico a vantaggio del bene comune, non al candidato di turno anti destra.
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A proposito di politiche clientelari, hai mai letto l’articolo de vostro caro professor ErSpammer? Articolo in cui si faceva l’apologia del clientelismo?
Te lo sei perso?
E la politica di Di Maio, all’insegna della meritocrazia, ti piace?
Vi indignate a giorni alterni e un tanto al chilo?
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Hai pienamente ragione…
Anche se travaglio e Scanzi li ammiro molto….
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E’ di ieri, non di 10 anni fa, l’attacco sconsiderato che il presidente dell’Emilia-Romagna Bonaccini ha portato al reddito di cittadinanza in un’intervista in cui ha detto di non essere “mai stato entusiasta” della proposta simbolo del M5S e che “a una persona che non lavora posso pure dare per un certo periodo un assegno perché è nella disperazione, ma è il lavoro che dà dignità, non quell’assegno”.
Ma non si è limitato a questo; ha poi aggiunto: “Una mamma e un papà guardano la tv al pomeriggio con i figli sul divano: ma lo fanno non perché lo vogliono, ma perché non lavorano. La politica dovrebbe avere il compito di dare loro un assegno per poco tempo e poi farli alzare da quel divano, farli uscire di casa e farli andare a lavorare, perché è il lavoro che dà dignità, non un assegno”.
Costui evidentemente ignora che in Italia, anche grazie alla criminale ricetta deflazionista del governo Monti che ha trovato ampio sostegno nel PD, la disoccupazione non riesce a scendere sotto il 10-12% e quella giovanile poi raggiunge livelli vergognosi, anche superiori al 40%.
Ciò in tempi normali, figuriamoci oggi col pil che si è schiantato del 9% per il covid.
Per lui, come per la Fornero, i giovani sono “choosy”, per cui non si abbassano a lavorare a 2 euro l’ora nei campi di pomodoro a 45 gradiper 15 ore sotto il sole di luglio.
Fra l’altro fa un’uscita del genere alla vigilia della celebrazione di un referendum costituzionale per una riforma fortemente voluta sin dagli albori dal M5S e di un test amministrativo importantissimo per la tenuta del governo.
E adesso rileggiamo cosa scrive Travaglio a proposito dei pentastellati: “[…]Così come fecero a gennaio in Emilia-Romagna, quando un terzo di loro votò disgiunto 5Stelle/Bonaccini, scongiurando la vittoria della Borgonzoni in Salvini.”
Ecco: “scongiurare” la vittoria della Bergonzoni ha portato a regalare la vittoria ad un soggetto del genere, a cui manca persino la sensibilità istituzionale di non sputare sul piatto su cui a gennaio si è fiondato entusiasta.
Dando non si sa quanto involontariamente ragione ad Alessandro Di Battista: non si può considerare la cabina elettorale un cesso pubblico.
Ti è chiaro Travaglio?
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L’articolo di Travaglio non fa una piega, è di una logica inattaccabile.
Io, come molti, ho votato i 5S turandomi il naso, ovvero l’ho votato come il male minore.
Nella vita, e anche in politica, si DEVE sempre votare il male minore.
Se tutte le volte scegliessimo il male minore, il candidato successivo sarà sempre meglio del candidato precedente.
Ora se il candidato che può ambire alla vittoria fa proprio schifo, pazienza, l’astensione è doverosa.
Ma tra Fitto ed Emiliano le differenze ci sono, nonostante limiti ed errori del governatore pugliese
Comunque, se la linea dei grilliini è quella che non bisogna votare il male minore, alla prossime elezioni vi farò contenti, eviterò di votare M5S.
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Dissento in toto tutto quello che ha scritto Travaglio e di tutti quelli che ne condividono l’articolo.
Il PD aveva tutto il tempo per progettare e proporre un programma e candidati condivisibili.
Non hanno voluto a tutti i costi perchè pensavano che in Puglia e Toscana di essere autosufficienti.
Quando hanno visto i sondaggi si sono spaventati e allora sono corsi, non dai 5S, ma dai giornali a chiedere il voto di ricatto, votate noi che siamo merde, ma loro sono più merde di noi.
In cambio del vostro voto noi continueremo a pisciarvi in testa (Bonaccini Zingaretti ecc..), ma non daremo le regioni ai fascio-coatti che le governeranno come le abbiamo governate noi.
Questa è il senso di tutte le chiacchere delle ultime settimane.
Se perderanno Puglia e Toscana daranno la colpa ai 5S, tanto cosa cambia? è sempre colpa dei 5S.
Ma nessuno si dimetterà dal governo, anzi cercheranno di estromettere qualche 5S ma se lo terranno stretto fino al 23.
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