(Tommaso Merlo) – Hanno arrestato tre commercialisti che gestivano soldi della Lega. Un fatto davvero grave. Roba che Salvini dovrebbe essere furioso per l’accaduto ed agitarsi per salvare la propria reputazione e quella del suo partito. Rassicurando i suoi follower e correndo in procura a dire tutto quello che sa sugli arrestati e sui fatti specifici. Dovrebbe essere lui a pretendere subito la trasparenza più assoluta chiedendo alle persone coinvolte di vuotare il sacco. Ed invece Salvini si comporta come dopo ogni scandalo. Come uno che passa di lì per caso. Come se lui fosse talmente in alto che certi conti della serva non arrivassero mai a sfiorarlo. Salvini non sa mai nulla e quel poco che sa lo minimizza e lo benaltrizza confidando che tutto finirà nel solito pugno di mosche. E in effetti finora è andata così. Dai celeberrimi 49 milioni all’affaire russo. Tanto fumo e poco arrosto. Col serpeggiante sospetto siano i magistrati a prendere lucciole per lanterne. L’arresto dei tre commercialisti vicinissimi ai vertici del Carroccio sembra però portare la questione ad un livello più sostanzioso. Lo dicono le carte, lo dicono le intercettazioni anche se Salvini insiste sulla stessa linea spalluccista. Il suo processo per sequestro lo considera più cruciale di quello di Norimberga, le beghe giudiziarie che riguardano i soldi del suo partito le liquida come quisquiglie. Ma oltre alle spallucce di Salvini, spiazzano quelle dei parlamentari della Lega e degli esponenti a tutti i livelli del partito. Anche loro dovrebbero essere i primi ad imbestialirsi e pretendere chiarezza su quanto successo. In ballo c’è il partito a cui dedicano anni della loro vita e idee e valori in cui dicono di credere. Ed invece non si muove una foglia. Forse non fiatano perché siamo sotto elezioni o forse temono un benservito se si discostano dalla linea del segretario. Desolanti déjà-vu. Poi vi sono le spallucce di giornali e talk show amici della Lega. Se avessero arrestato tre commercialisti di un’altra forza politica non parlerebbero d’altro dalla mattina alla sera. Prima pagina fissa con tanto di speciali ed inviati per strada ad intervistare i parenti. Infine vi sono le spallucce più gravi, quelle degli elettori leghisti, quelle dei cittadini. Gli scandali attorno alla Lega si susseguono eppure sembra che la questione morale sia passata di moda da quelle parti. Come se l’onestà e la trasparenza della politica siano dettagli rispetto al menù di nemici che la propaganda gli serve sotto al naso. Dall’invasione dei Mori all’avanzata bolscevica passando per le risse del momento come quelle sulla scuola. Come se tutto fosse sacrificabile sull’altare della faziosità. Davvero un desolante déjà-vu. La Lega nell’ultimo anno ha perso molti consensi ma questo perché è andata in crisi la figura di Salvini. Ha stufato il personaggio e la sua sovraesposizione mediatica. Salvini paga poi il passato da padano duro e puro e gravi errori politici. Dal tradimento sul più bello del governo gialloverde fino alla linea irresponsabile sulla pandemia. Gli scandali giudiziari non lo hanno invece finora scalfito. Nè lui nè il suo partito. Per questo è tutta una gran spalluccia. Del leader, del partito e dei media amici e anche dei cittadini. Spallucce che in politica si pagano però molto care. Se l’Italia ha vissuto certe pagine buie della sua storia, con la politica diventata addirittura il problema del paese invece che la soluzione, la colpa è proprio delle troppe spallucce.
Cronaca, Editoriali, Interno, Politica, Tommaso Merlo
IERI ho letto su Domani, il nuovo quotidiano di CDB, un bel pezzo scritto da Emiliano Fittipaldi.
In pratica stanno venendo fuori giochi di prestigio fiscali da parte dei parlamentari e soprattutto del tesoriere di fede salviniana Centemero.
Lo schema:
Un parlamentare leghista fa una donazione da 20.000€ in media al partito. Causale LIBERALITÀ.
Questa donazione gli permette di usufruire di UNO SCONTO FISCALE per il 26/27% dell’importo, fino a un max di 30.000 euro di detassazione, secondo quanto previsto da una legge sul finanziamento ai partiti.
L’anno successivo il partito lega STORNA quella somma e la restituìsce al donatore con la causale RIMBORSO PRESTITO IN FRUTTIFERO.
I magistrati che stanno indagando in qualche caso si sono ritrovati le somme restituite prima del prestito o a pochi giorni fra loro.
Qual è il REATO???
FRODE FISCALE.
È il gioco è stato fatto da tanti dirigenti o peones, spesso duri & Puri mediatici.
SONO STATI È RESTERANNO SEMPRE DEI LADRONI IMPANATI DI IGNORANTE RAZZISMO.
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@Jerome B,
quindi la donazione (che poi gli viene restituita) frutta al donatore 5/6mila euro di detrazione fiscale per cui, alla fine dei giochini, si trova “in tasca” 25/26mila euro… con una plusvalenza del 26/27%…???
ho capito bene…?
chissà se quelli del mov hanno capito come funziona il latrocinio…!!!
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Si dai, non siamo così ritardati come pensi eh! Una truffa bella e buona direi ma tanto, come dice anche Rosario, gli elettori della Lega sono della stessa pasta e ad una notizia così non possono che esultare pensando a quanto so furbi.
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Ma ai suoi elettori di tutto questo interessa poco visto che la lega rimane, almeno nelle intenzioni di voto, il primo partito italiano.
E domenica si voterà in alcune regioni italiane vediamo come si esprimeranno gli elettori.
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da ROMA LADRONA LA LEGA NON PERDONA
a LEGA LADRONA IL LEGHISTA TI PERDONA
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La lega perderà voti solo se il governo farà una legge sulla immigrazione che limiti gli sbarchi nel nostro paese. Fino a che possono cavalcare questa tigre,la gente lì voterà,che ne siano degni o no. Ormai alle ruberie dei politici non fanno più caso
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Prt si sta giocando una partita (politica) senza piu’ nessuna regola condivisa, immaginate una partita di calcio cosi’.
A furia di scalpellare sistematicamente, quotidianamente le piu’ basilari regole di convivenza democratica con campioni dello sport quali tra i primi il signor B.,il virusstoricamente piu’ letale inoculato nella politica e nelle istituzioni, il duo matteo e prt tanti altri, si e’ depositato nella testa delle persone una normalizzazione da ” Cosi’ fan tutte/i” da “Vale Tutto”.
Puoi avere delle ombre legali pesantissime, essere indagato, persino condannato ma non ha piu’ importanza politicamente.
Non che nel passato fossero tutti fiori di campo anzi, tuttavia se emergevano cose ambigue su di te tutto veniva messo in discussione, magari anche ipocritamente pero’ sorgeva cmq un sdegno condiviso, anche da elementi della tua stessa area politica.
Cioe’, detta semplicemente, per essere in politica dovevi essere una brava persona, quantomeno come immagine pubblica, avevi il dovere morale e politico di dare un sano, saggio buon esempio ai cittadini, ora, questa cosa non e’ piu’.
Le macerie di questa ottusa decadenza morale ci sono ed aumentanno progressivamente, il livello dei politici di spicco saranno sempre piu’ bassi, senza nessun tipo di forma/stile che in politica sono anche sostanza in chi ricopre ruoli pubblici ed anche istituzionali.
Qualcuno ha detto: “Gli ignoranti ci sono sempre stati, solo che ora non si vergognano piu’!” ecco, io direi: “I ladri ci sono sempre stati, solo che ora non si vergognano piu’!
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