(HuffPost) – Cercando di corrispondere alla sua idea di maschio Alfa il segretario della Lega Matteo Salvini ha deciso, in mancanza di migranti da allontanare, di trovarsi un nuovo nemico, ed esporlo all’elettore bove, plaudente. Stavolta è una donna: la ministra Lucia Azzolina. Da padre, s’intende, ha preso a martellare quasi ogni giorno, pensando ai suoi figli, (ai figli di tutti!), le uscite e le contraddizioni della ministra (con Amendola, Gualtieri, Di Maio, Provenzano, che so, Guerini proprio non gli viene, condivide tutto). “Ci risiamo. Oggi Lucia Azzolina insiste e nega perfino i divisori in plexiglas, smentendo Lucia Azzolina che il 4 giugno scorso parlava di banchi con divisori ‘per garantire maggiore sicurezza’. Ieri sera Lucia Azzolina sosteneva che ‘nessun alunno sarà cacciato da scuola’, e così smentiva il ministro Lucia Azzolina che solo venerdì scorso diceva ‘abbiamo al momento il 15% di studenti che dobbiamo portare fuori dagli edifici scolastici’. Fermatela, questo governo mette in pericolo l’Italia”, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini.

Non siamo noi a dover difendere la ministra, non sono più i tempi di dame e cavalieri. Ma il segretario leghista reagisce un po’ a tempo scaduto, visto che Azzolina sulle due contestazioni ha già risposto qualche giorno fa. Ma, sai, quelle mattine in cui non hai niente da attaccare, come fai… Prendi un tema oggi così popolare la scuola (a cui la Lega, ai tempi in cui governava con i pieni poteri di una maggioranza, esattamente dodici anni fa, ha sottratto 8 miliardi di euro e 80mila docenti, riducendo ore in tutte le scuole e modificando i programmi per cui oggi i ragazzi che escono dalla terza media non sanno dove, per esempio si trovi, Massa Carrara. Dov’era Salvini ai tempi in cui si stabiliva che meno di 28 alunni per classe non ci dovevano essere, non sia mai i bilanci?) e pontifica, ma soprattutto personalizza. E, così, tocca a Azzolina.

Che però risponde. “Le famiglie possono stare veramente tranquille perché riporteremo tutti i loro figli a scuola, cioè i nostri studenti torneranno a scuola. Il primo settembre tutti quelli che dovranno sia recuperare l’apprendimento sia potenziarlo, e insieme alle Regioni abbiamo stabilito l’inizio per il 14 settembre per tutti gli altri”, ha detto la ministra dell’Istruzione, a margine di una visita al cantiere della nuova scuola ‘Mariele Ventre’, in Abruzzo. “Io sono qui oggi e girerò tutti i territori italiani – ha spiegato – perché l’inizio dell’anno scolastico inizierà con una scuola migliore, più nuova rispetto a quella cui siamo sempre stati abituati. Ringrazio tutto il personale scolastico che ci lavora, però abbiamo il dovere non solo di sognare, come ho detto, ma di realizzare anche degli ambienti di apprendimento nuovi che portino a spazi di innovazione didattica e poi dobbiamo assolutamente cercare altri spazi. Io sono qui per collaborare con tutti, con tutti gli enti locali, dare una mano perché l’obiettivo è ripartire a settembre, è l’obiettivo del paese tutto”. Alla prossima.